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Mogherini: “Dopo anni di ritardi serve una politica comune Ue”

Il ministro degli Esteri: “L’Ue non ha capito la gravità del fenomeno, né come gestirlo. Libia fuori controllo, è un corridoio facile”

Roma – 22 maggio 2014 – “Bisogna salvare le vite in mare e gestire nazionalmente il flusso di immigrati e di richiedenti asilo e per fare questo serve una politica europea''.

Lo sostiene il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, che in un'intervista a Radio24 ha criticato le ''mancanze che la Ue ha avuto in questi anni, nel capire la gravità del fenomeno e nelle politiche capaci di gestire'' l'immigrazione. Per il Ministro, inoltre, sarebbe ''un segno di attenzione'' il ventilato spostamento della sede del Frontex da Varsavia all'Italia.

Mogherini ha parlato anche della situazione in Libia, che “rischia di sfuggire da ogni forma di controllo'', con ripercussioni anche sui flussi migratori. Il Paese nordafricano  infatti ormai è ''un facile corridoio,dove non ci sono controlli. Dopo la guerra civile, non c'e' stato un sostegno reale alle istituzioni''.

Oggi a Lisbona ci sarà un vertice del dialogo Euromediterraneo.  “Avrò un incontro col ministro degli Esteri della Libia e gli porterò le indicazioni condivise con gli altri Paesi europei e la parte occidentale del Nord Africa. Tutte le parti in Libia lavorino insieme per costruire un futuro democratico e per un dialogo nazionale che possa consentire ordine pubblico e sicurezza'' ha detto la titolare della Farnesina.
 

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