"Esiste il diritto ad emigrare" Città del Vaticano, 11 agosto 2010 – "Ogni uomo ha per se’ il diritto ad emigrare, il diritto ad andare la’ dove potra’ in pienezza la sua identita’. Non si puo’ respingere un fratello senza che ce ne sia nessun motivo, perche’ certamente chi viene, nell’atto in cui viene, viene con la sua poverta’, con i suoi limiti, con le sue indigenze”.
Lo ha detto alla Radio Vaticana, mons Antonio Ciliberti, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e vicepresidente della Conferenza episcopale calabra, commentando il dibattito sui respingimenti rilanciato dalla Caritas.
"E’ giusto e doveroso – ha detto Ciliberti – che questi nostri fratelli vengano accolti nello spirito dell’accoglienza, soprattutto animati dallo spirito cristiano, per cui la nostra patria e’ il mondo e ogni uomo e’ nostro fratello, e nessuno ha il diritto di essere felice da solo ma la nostra felicita’ consiste nel far felici gli altri”.
Quanto alla legge italiana sull’immigrazione, mons. Ciliberti ha ricordato che e’ ”doveroso impegnarsi a metter su una legislazione che sia confacente, che possa salvaguardare la dignita’ dell’uomo senza naturalmente intaccare altri valori”.