"L’integrazione si realizza dove non si limita al solo campo economico-sociale" Atene, 5 novembre 2009. – "Il migrante è una persona umana e, in quanto tale, possiede diritti inalienabili, che vanno rispettati da tutti e in qualunque situazione".
Lo ha ribadito l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, nel suo intervento al Forum mondiale su "Migrazioni e Sviluppo" ad Atene.
"Cio’ comporta – ha aggiunto – numerose conseguenze e chiede specifiche azioni, come la necessità di protezione della dignità dei migranti e di politiche che affrontino le cause della migrazione, affinchè le persone non siano obbligate a lasciare il proprio Paese".
Inoltre, ha precisato l’arcivescovo, "a quanti di essi offrono un contributo valido e regolare alle nostre società , bisogna far incontrare un ambiente capace di combattere atteggiamenti di discriminazione, di intolleranza e di xenofobia, che arrivano a prendere a pretesto la fede religiosa o l’appartenenza etnica".
Secondo Marchetto "l’integrazione si realizza in pienezza là dove essa, tra gli immigrati e la popolazione autoctona, non si limita al solo campo economico-sociale, ma comprende anche, nella reciproca disponibilita’ ed accoglienza, quello culturale".