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Moratti: “Gestire l’immigrazione? Serve cooperazione tra enti locali e internazionali”

"Integrazione e pluralismo culturale si possono conciliare con il rispetto delle regole" MILANO, 24 settembre 2009 – "Per gestire il fenomeno enti locali ed attori internazionali devono fare sistema”.

Intervistata dal sito dell’Anci, Letizia Moratti, sindaco di Milano e vicepresidente dell’associazione, rilancia la sua ricetta sull’immigrazione, alla vigilia della seconda conferenza nazionale che si aprira’ domani.

Seconda la Moratti "integrazione e pluralismo culturale si possono conciliare anzitutto con il rispetto delle regole, delle leggi, dell’identita’ dei paesi di accoglienza”. "Gli enti locali, le istituzioni nazionali, l’Ue e i molti attori internazionali devono fare sistema. Solo cosi’ – prosegue la Moratti – e’ possibile creare sviluppo, prevenire le migrazioni per poverta’, coordinare l’accoglienza, gestire i flussi di ingresso e garantire stabilita’ e sicurezza dei paesi che accolgono".

"Un appuntamento prezioso – continua la Moratti – per fare il punto sulle problematiche migratorie, dal quale rilanciare il livello internazionale, collegandolo al livello locale. I comuni sono pronti a questa sfida. Milano, citta’ internazionale, la Milano di Expo, si candida ad un ruolo chiave nello sviluppo dei rapporti tra amministrazioni locali e Unione Europea. L’Europa deve farsi carico del problema: ma l’Europa siamo anche noi".

Quanto alla possibilita’ di conciliare l’integrazione con il mantenimento del pluralismo culturale, la Moratti afferma "e’ possibile anzitutto con il rispetto delle regole, delle leggi, dell’identita’ dei paesi di accoglienza. L’occidente ha elaborato un nucleo di valori condivisi: liberta’, democrazia, laicita’, pari opportunita’ tra donne e uomini. Questi valori non sono disponibili a nessun cedimento, nemmeno sulla base di un malinteso pluralismo. Certo occorrono adeguate politiche di accoglienza, inserimento lavorativo, formazione linguistica e professionale. Per questo occorre fare sistema".

"In un momento di crisi economica – afferma la Moratti – bisogna sostenere le politiche sociali dei comuni, da sempre in prima linea sul fronte dell’accoglienza. Le ricette sono diverse, senza dubbio con due priorita’: quella normativa e quella fiscale. Le amministrazioni locali hanno bisogno di norme piu’ snelle, di maggior potere decisionale. C’e’ poi la fiscalita’: le emergenze sono sul territorio, e le risorse per affrontarle devono rimanere al territorio che le produce. Anche perche’ – rileva – i territori che producono maggior ricchezza sono anche quelli che attraggono i maggiori flussi migratori".

Sul tema della gestione dei flussi dai paesi del Mediterraneo, la Moratti ricorda che "il rapporto tra Milano e il mare nostrum e’ antico, ed e’ oggi in pieno sviluppo. Milano e la Lombardia sono i territori europei a maggiore interscambio con i paesi mediterranei, dove si contano oltre 700 imprese italiane. In occasione di Expo – evidenzia il vicepresidente Anci – abbiamo dato impulso a molti progetti di partenariato. Credo che la chiave vincente siano le piccole e medie imprese, che realizzano un terzo dell’interscambio con il Mediterraneo. Sostenerle -conclude- significa creare spazi di sviluppo in tutti i settori, e facilitare la soluzione anche dei problemi migratori".

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