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Morti Bianche. “Gli albanesi valgono dieci volte meno degli italiani”

Sentenza shock del tribunale di Torino: risarcimento ridotto ai famigliari di un operaio albanese morto in cantiere

Roma- 25 ottobre 2010 – Il Tribunale di Torino ha stabilito un risarcimento "equilibrato al reale valore del denaro nell’economia del Paese dove risiedono i danneggiati".
 
Con questa spiegazione, il giudice civile Ombretta Salvetti,  ha riconosciuto 65mila euro ai famigliari di un operaio albanese morto in cantiere.
 
Il giudice di Torino, come riporta quest’oggi  la Repubblica, si è rifatto ad una sentenza della Cassazione di dieci anni fa. 
 
Considerato inoltre che al’operaio defunto è stata addebitata la responsabilità del 20% di colpa nella propria morte e dato che i suoi familiari vivono in Albania, "un’area ad economia depressa", il conto del risarcimento risulta dieci volte inferiore a quello previsto per la famiglia di un operaio italiano.

Se il defunto fosse stato italiano il calcolo del risarcimento alla famiglia sarebbe stato valutato seguendo le nuove tabelle  in uso al Tribunale già dall’estate del 2009 che prevedono risarcimenti fra 150mila  e 300mila euro.
 
Secondo l’avvocato Sandra Gracis, intervenuta a La Repubblica “In base a questo criterio del Tribunale torinese, converrebbe a tutti gli imprenditori assumere lavoratori provenienti da Paesi poveri, perché, laddove muoiano nel cantiere, costa di meno risarcire i loro congiunti o  famigliari”.

Marco Iorio
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