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Movimento cristiano lavoratori: “Serve approccio non ideologico sull’immigrazione”

"Evitiamo i diktat della Lega, ma anche scorciatoie inutili e dannose pure per gli stessi immigrati" Roma, 14 dicembre 2009 – "Che la questione immigrazione chieda un approccio non ideologico, urgente e depurato dagli interessi di parte è cosa lampante, sotto gli occhi di chiunque voglia guardare con realismo la situazione".

E’ quanto affermato dal presidente del Movimento cristiano lavoratori, Carlo Costalli, intervenendo a margine dell’XI congresso nazionale del Movimento.

Occorre fare attenzione, ha proseguito Costalli, perchè "il tema dell’immigrazione non può essere utilizzato per alimentare e incrementare le paure della nostra gente. Piuttosto è nostro compito diffondere nella comunità in cui operiamo una mentalità diversa rispetto a quella, purtroppo maggioritaria, fortemente e aprioristicamente ostile nei confronti degli immigrati, spesso anche di quelli regolari".

Per Costalli "la vera sfida sta nel riuscire a coniugare l’accoglienza con l’indispensabile rispetto della legalita’, della solidarieta’ e della giustizia". Il leader del Mcl ha sottolineato poi che "chi affronta viaggi disperati non lo fa certo per turismo: ci sono situazioni di oggettiva rilevante drammaticita’ alle spalle di molti. Certo, insieme ai tanti onesti e disperati si infiltrano anche criminali e malavitosi, e per quelli e’ ovvio che si debbano far prevalere le sacrosante esigenze di giustizia e legalità"

"Sulla posizione della Chiesa in Italia – ha ricordato Costalli – si è equivocato molto, cercando di strattonarla da una parte o dall’altra secondo le convenienze. In realtà le linee guida sono sempre quelle che ci vengono offerte dalla ‘dottrina sociale’: la prioritaria dignita’ della persona e la destinazione universale dei beni della terra". Per il presidente Mcl è importante "insistere sulla dimensione dell’equilibrio: fare attenzione ai numeri sopportabili da un territorio, alle diversita’ fra le nazionalita’, le religioni, le culture".

"Di qui – ha continuato – la necessità di attivare una politica per gestire al meglio il fenomeno migratorio. Alla politica, alle istituzioni, alla stessa societa’ civile chiediamo un atto di coraggio, di saper progettare il futuro". Secondo Costalli, inoltre, e’ fondamentale "chiamare con decisione a una maggiore corresponsabilita’ l’Unione europea". "Dobbiamo considerare che ‘i poveri saranno sempre con noi’ -ha rimarcato- non si puo’ interrompere una marea con una rete: neppure respingendoli li potremmo mai allontanare per sempre. Evitiamo i diktat della Lega, ma evitiamo anche scorciatoie inutili e dannose pure per gli stessi immigrati: come quelle sulla cittadinanza, su cui la posizione di Fini e’ evidentemente strumentale, o sull’insegnamento della religione musulmana nelle scuole, dove vogliamo che sia ben visibile il nostro crocifisso".

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