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Napolitano: “Crisi economica non cancelli l’accoglienza”

L’appello per la giornata dell’Africa. I migranti "vittime di reti criminali che approfittano della loro  miseria e si arricchiscono" Roma -28 maggio 2009 – "La crisi che mette a repentaglio le economie più fragili e che incide sulle passibilità di intervento dei Paesi più forti con strumenti adeguati, non deve innescare una  spirale perversa tale da mettere in discussione i valori di  solidarietà e di accoglienza, nel rispetto della legge, cui si  ispirano le nostre democrazie. Deve rappresentare, al contrario, un’occasione preziosa per rendere più efficaci e  moderne le istituzioni internazionali e per far partire il processo di sviluppo dell’Africa su nuove basi".

È l’appello  del presidente della  Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto al Quirinale alla  celebrazione della ‘Giornata per l’Africa’.     

Napolitano sottolinea che "uno sviluppo  equilibrato e sostenibile reca con sé pace e sicurezza, utilizzo  razionale delle risorse del pianeta, governo e stabilizzazione di  dinamiche come quelle migratorie" che possono rivelarsi "potenzialmente dannose, se  tumultuose, per l’armonica convivenza dei popoli".      

"Il rischio tangibile è che le risorse dell’Africa servano alla globalizzazione economica e  finanziaria, ma che le sue popolazioni non traggano sufficiente  beneficio dall’inclusione nella globalizzazione". Pertanto, "è  essenziale adottare una strategia per l’Africa, che tenga conto della  complessità dei problemi ancora da risolvere e che consenta anche di  affrontare le nuove sfide globali come quelle imposte  dall’approvvigionamento di fonti energetiche, dai cambiamenti  climatici, dalla salvaguardia dell’ambiente".

"Abbiamo il dovere di avviare,  anche in rapporto ad una politica europea dei flussi migratori e di  accoglienza, un partenariato con i Paesi africani, che consenta di mettere in moto o di consolidare lo sviluppo e di aggredire le cause  profonde della povertà"  sottolinea il presidente della  Repubblica . E nell’auspicare che "l’Africa diventi sempre più cosciente del proprio potenziale e delle proprie  responsabilità", ricorda che "le gravi  situazioni di crisi e anche di guerre che ancora oggi si registrano in varie aree del Continente africano, sono all’origine di emergenze  umanitarie e di drammatici fenomeni migratori, che intaccano la  dignità delle popolazioni più svantaggiate, costringendole a  diventare vittime di reti criminali che approfittano della loro  miseria e si arricchiscono alle loro spalle".      

Napolitano  esorta a "superare il concetto di aiuto allo sviluppo basato su una  logica asfittica che conduce a identificarlo nella mera assistenza dei Paesi ricchi a quelli più sfortunati" e invita a  "un confronto costruttivo e franco sul mantenimento degli impegni presi dal G8 per  combattere la povertà e su alcuni temi di prioritario interesse: la  sicurezza alimentare, la salute, le risorse idriche, le misure di  sostegno per le economie più deboli".   

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