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Napolitano: “No a ripicche contro l’Ue”

Il Presidente della Repubblica richiama il governo: “Serve politica comune, ma nessuna ipotesi di separazione”

Roma –  11 aprile 2011 – Sull’immigrazione serve una politica comune, ma il tema non deve diventare l’occasione per allontanare l’Italia dall’Europa. È il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Il mio animo è per un impegno forte dell’Italia in Europa, affinchè  il nostro paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell’immigrazione" ha detto oggi il Capo dello Stato.   "Tutto questo – ha però aggiunto – senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto  o addirittura ipotesi di separazione".

Le parole del presidente della Repubblica arrivano dopo le esternazioni di diversi esponenti del governo   contro l’Unione Europea e Paesi come la Francia e la Germania per le loro posizioni sull’emergenza immigrazione. Sabato scorso, a Lampedusa, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi era arrivato a dire: "L’Europa ci aiuti o è meglio dividersi".

Ciò non toglie che Napolitano ha sempre chiesto che tutti i Paesi dell’Unione si facciano carico della pressione migratoria che arriva ai suoi confini. Come due giorni fa, durante un vertice tra Capi di Stato a Budapest, quando ha ricordato che "nessuno può farcela da solo nel mondo globalizzato: l’Europa ha bisogno di più unità e integrazione".

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