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Naufragio, Bossi contro i vescovi

“Vaticano ha reato di immigrazione, dia buon esempio”. Continuano le indagini sulla tragedia di Lampedusa Roma – 22 agosto 2009 – “Quelle dei vescovi sono parole con poco senso. Che le porte le apra il Vaticano che ha il reato di immigrazione; che dia lui il buon esempio”.

Così il leader della Lega Umbero Bossi, da Calalzo di Cadore,  commenta l’editoriale apparso ieri sull’Avvenire dopo l’ennesimo tragico naufragio nel Canale di Sicilia. Il  giornale dei vescovi accusava l’Occidente di chiudere gli occhi sulle stragi di immigrati nel Mediterraneo, così come fece di fronte all’Olocausto.

I clandestini, ha aggiunto Bossi, “partono molto meno di prima ma bisogna riuscire a fermarli. Sennò si prosegue con un sacco di morti, con gente che rischia la vita per niente, perchè quando arriva qui non ci sono posti di lavoro".

Quanto a Malta, che non riuscirebbe a controllare il tratto di mare che le è stato assegnato, : "E’ grande come uno sputo, non ci stanno più neanche i maltesi" ha detto il leader della Lega. E ha concluso: "Dato che nessuno accoglierà la gente senza controlli bisogna assolutamente fermare le partenze".

Intanto, la Procura di Agrigento ha ascoltato quattro dei cinque eritrei arrivati a Lampedusa. I magistrati stanno indagando per capire cosa sia successo, se effettivamente sull’imbarcazione ci fossero un’ottantina di clandestini, come raccontano i superstiti, e se ci siano eventuali responsabilità de

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