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Naufragio. Franceschini: “Vergogna per l’Italia”

Forti critiche al Governo dal segretario del Pd. Ma la maggioranza lo attacca duramente PALERMO, 25 agosto 2009 – "Quello che stiamo vedendo in questi giorni è una vergogna indegna della cultura giuridica e civile per cui l’Italia e’ stata conosciuta per tanto tempo nel mondo".

Lo ha sottolineato il leader del Pd Dario Franceschini parlando con i giornalisti all’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Palermo al termine dell’incontro, all’ospedale Cervello del capoluogo siciliano, con due dei cinque eritrei scampati al naufragio nel Canale di Sicilia.

"Gli eritrei – ha spiegato Franceschini – vengono da una zona del mondo devastata dalla guerra e dalla violenza e per questo hanno sempre ottenuto asilo politico tutte le persone che l’hanno richiesto. Le scelte di questo governo ostacolano invece il riconoscimento del diritto d’asilo". E ha aggiunto: "Alla fine di luglio 80 eritrei sono stati respinti e riportati nelle carceri libiche, senza identificazione. Sono stati sequestrati loro i beni personali e i documenti d’identita’. Le organizzazioni internazionali hanno denunciato tutto questo e c’e’ anche una lettera dell’Unione europea che chiede chiarimenti al governo italiano perche’ di queste persone non si sa praticamente piu’ nulla. Sono finite nelle carceri libiche dove ci sono condizioni disumane e di violenza".

Franceschini ha spiegato il motivo della visita privata ai due eritrei: "esiste anche un problema di tutela di queste persone che vengono da zone del mondo complicate. Bisogna, quindi, evitare una esposizione delle loro identita’, come e’ gia’ avvenuto in parte in questi giorni, che mette a rischio non solo loro ma anche i loro famigliari che sono ancora nei paesi di provenienza”. ”Per questo -ha spiegato- ho scelto di andare senza le telecamere.

Penso che una cosa sia il contrasto, necessario, all’immigrazione clandestina e la lotta di tutto cio’ che di criminale e’ legato all’immigrazione che e’ un’esigenza giusta, mentre un’altra cosa e’ la tutela dei piu’ elementari diritti dell’uomo, il rispetto del diritto internazionale che prevede il diritto d’asilo di persone che vengono da paesi devastati dalla guerra. Viene anche violato l’art. 10 della Costituzione che prevede il diritto d’asilo e che di fatto viene svuotato dai comportamenti e dalle norme che sono state approvate nelle settimane scorse".

Dopo la parole di Franceschini la maggioranza ha attaccato duramente il segretario del Pd. Ecco alcuni commenti.

BOCCHINO, FRANCESCHINI STUDI ZAPATERO PRIMA DI CRITICARE
"Franceschini, prima di criticare la politica di contrasto all’immigrazione clandestina, farebbe bene a studiare il modello della sinistra spagnola di Zapatero. Scoprirebbe che il loro modello spagnolo e’ molto piu’ duro e severo con i clandestini e molto meno morbido nel favorire ingressi legali ed integrazione". Lo dice Italo Bocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera.

CAPEZZONE (PDL), DA FRANCESCHINI AVVILENTE SCIACALLAGGIO
"E` avvilente che Dario Franceschini si dedichi in questo modo allo sciacallaggio, cercando di montare una speculazione politica e sfruttando il dolore delle persone". Lo dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "Il governo ha fatto tutto il possibile, fermando la piaga degli sbarchi, e chiedendo e ottenendo maggiore coinvolgimento dall’Ue. Un’opposizione normale collaborerebbe; la sinistra italiana fa sciacallaggio", conclude Capezzone.

GASPARRI, A FRANCESCHINI NON RIESCE UNA GIUSTA ”Il sempre piu’ inquietante Franceschini accusa il governo italiano di tirare in ballo strumentalmente l’Unione Europea sulla questione immigrazione, proprio mentre il capo delegazione del Pd a Strasburgo, annuncia trionfalmente di aver chiesto un dibattito urgente proprio sul tema dell’immigrazione”. Lo sottolinea in una nota Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl. ‘Per il Pd in Europa – spiega Gasparri – c’e’ bisogno di una strategia comune, per Franceschini invece resta in piedi la solita strategia: sparare insulti e menzogne contro il governo, senza preoccuparsi di dire cose sensate. Invece di tentare una volgare e inutile strumentalizzazione su una vicenda drammatica come la tragedia degli eritrei, il segretario pro-tempore del Pd farebbe meglio a prolungare le sue vacanze, mentre il governo proseguira’ con la sua politica di solidarieta’ e legalita’, attuando le nuove norme ed esigendo risorse e sostegno dall’Unione Europea".

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