Roma, 7 gennaio 2020 – “Matteo Salvini ha agito nell’interesse dell’Italia, col pieno coinvolgimento di Palazzo Chigi e dei ministeri competenti, in modo perfettamente sovrapponibile a quanto accaduto per la nave Diciotti. Una vicenda, quest’ultima, che aveva convinto il Senato (20 marzo 2019) a negare l’autorizzazione a procedere nei confronti del titolare dell’Interno”.
È la sintesi, fornita dalla Lega, della memoria depositata dai legali del leader leghista alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Si tratta di circa 30 pagine tra memoria e allegati.
L’ex responsabile del Viminale ripercorre minuziosamente tutti gli avvenimenti che hanno preceduto lo sbarco degli immigrati dalla Gregoretti, sottolineando il ruolo attivo della Presidenza del Consiglio dei Ministri anche per coinvolgere i Paesi europei nella redistribuzione.
In particolare, come documentato da una mail allegata alla memoria, la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva investito della questione alcuni Stati membri: Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda. Un accordo per l’accoglienza era stato raggiunto anche con la Cei. Il tutto dopo una riunione di coordinamento del 2 agosto 2019 convocata dalla Commissione Europea.