Stefano Camilloni
Il suo metodo endoterapico è la soluzione più utilizzata contro il punteruolo rosso: il parassita che "uccide le palme"
La soluzione più efficace, a quella che da molti è stata soprannominata come la “peste delle palme”, arriva dall’agronomo egiziano Nebawy Metwaly che ha sviluppato un metodo endoterapico.
Contattato da Stranieriinitalia.it – il dott. Nebawy ci spiega la metodologia rivoluzionaria della sua cura:” Le palme hanno una struttura arborea molto particolare e per questo necessita di un trattamento altrettanto specifico. Il mio metodo consiste nell’iniettare, ad alta pressione, una serie composta da 10 oli biologici nei vasi vascolari del fusto della palma”.
“Questo trattamento – prosegue Nebawy – nono solo protegge la pianta sana dall’attacco del punteruolo ma consente anche di salvare quelle piante che sono state infestate con un percentuale di successo pari al 95%. Bastano tre interventi l’anno e le palme sopravvivono anche se altamente infestate”.
Il dottor Nebawy vive in Italia dal 1986 e negli ultimi tre anni ha collaborato in 4 mila comuni italiani, e strutture private, dove ha salvato oltre 300 palme e svolto un prezioso lavoro di formazione per la salvaguardia degli spazi verdi e la tutela proprio delle palme, stringendo anche collaborazione con le università di Palermo e Viterbo per la formazione in materia.
La sua sperimentazione è partita dal Egitto all’Arabia Saudita, paesi in cui l’infestazione del parassita è molto superiore ed infine è arrivato a lavorare anche in Italia, in particolare a Palermo, dove si sono registrati i primi casi di attacchi del punteruolo che ha distrutto le palme delle piazze palermitane.
Marco Iorio
