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Nessuna misura cautelare per Carola Rackete, Salvini furibondo

L'arrivo a Porto Empedocle del comandante della Sea Watch Carola Rackete a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza, 1 luglio 2019. ANSA/PASQUALE CLAUDIO MONTANA LAMPO

Roma, 3 luglio 2019 – Il gip di Agrigento non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch Carola Rackete e non ha disposto nei confronti della giovane tedesca nessuna misura cautelare. La Procura aveva chiesto la convalida del provvedimento e il divieto di soggiorno in provincia di Agrigento. Carola dunque torna libera.

“Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta la decisione del gip di Agrigento. “Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?. Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro. Se stasera una pattuglia intima l’alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un’auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini in una diretta facebook dopo la decisione del gip sulla capitana della Sea Watch.

Il prefetto di Agrigento Dario Caputo, che per tutta la serata di ieri è stato in contatto diretto col Viminale, ha appena firmato il provvedimento di allontanamento dall’Italia nei confronti della comandante della Sea Watch Carola Rackete, rimessa in libertà stasera dopo che il Gip Alessandra Vella non ha convalidato l’arresto. La decisione è stata presa dopo avere approfondito i profili amministrativi della vicenda. Il provvedimento del prefetto dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria.

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