(ANSA) – ROMA, 14 LUG – L’Arci denuncia che Maroni avrebbe disposto le schedatura degli studenti stranieri e rom anche nelle scuole e chiede ai dirigenti scolastici di disobbedire in nome del diritto universale alla formazione scolastica. Dal Meeting antirazzista di Cecina, l’Arci rileva che i Prefetti, su disposizione del ministero dell’Interno, pretendono che i dirigenti delle scuole inviino l’elenco degli alunni frequentanti, o nuovi iscritti, stranieri e rom. "La persecuzione dunque continua – aggiunge l’associazione – nonostante la condanna dell’Europarlamento e le iniziative organizzate in tutta Italia per dimostrare il dissenso e l’indignazione di tante e tanti cittadini democratici di fronte alla raccolta di impronte digitali, comprese quelle dei bambini, residenti nei campi nomadi". "Questa ulteriore disposizione – prosegue l’Arci – assume un carattere se possibile ancora più odioso, anche perché del tutto inutile visto che il Ministero della Pubblica Istruzione pubblica ogni anno un rapporto sugli alunni stranieri che frequentano gli istituti scolastici". "L’elenco che Maroni, attraverso i Prefetti, chiede alle scuole – dice ancora l’Arci – non si giustifica dunque se non con una volontà intimidatoria nei confronti dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e delle famiglie di ragazzi stranieri, funzionale alle politiche discriminatorie e razziste perseguite dal ministro". "Chiediamo ai dirigenti scolastici – conclude – di boicottare questa misura, disubbidendo all’imposizione dei Prefetti in nome del diritto universale alla formazione scolastica, così come previsto anche dalla nostra Costituzione". (ANSA).
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NOMADI: ARCI, MARONI DISPONE SCHEDATURE NELLE SCUOLE
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