VERONA
(di Alfonso Di Leva) (ANSA) – VERONA, 9 LUG – E’ bufera politica sul Gip di Verona Giorgio Piziali per l’ordinanza con la quale, lo scorso primo luglio, ha deciso di non convalidare il fermo di quattro degli otto nomadi arrestati dalla Polizia con l’accusa di aver costretto i figli a compiere decine di furti in appartamento. Il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha disposto accertamenti su quell’ordinanza per cui l’Ispettorato di via Arenula acquisirà una relazione del Procuratore di Verona, Guido Papalia, e le "giustificazioni del gip sul preciso significato" di alcune due espressioni. Poi sarà Alfano a decidere se "adottare le iniziative opportune". Le frasi al centro delle verifiche – ha reso noto il Ministro rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord durante il question time alla Camera – sono quelle nelle quali il Gip ha criticato l’operato del pm e degli organi di Polizia e "che – ha detto Alfano – sembrano non direttamente funzionali alla decisione di sua competenza". Sono i passi nei quali Piziali scrive che "il fermo disposto dalla Procura si presenta all’evidenza del tutto e gravemente illegittimo" e che "l’assoluta mancanza di un reale e concreto pericolo di fuga fa emergere come il delicato istituto sia piegato ad altri fini tutti gravemente lesivi delle regole anche costituzionali che presiedono alla libertà personale". Per questi motivi il magistrato, un vero esperto del rapporto fra diritto e stranieri, aveva deciso di non convalidare il fermo dei quattro nomadi. Per due di loro, però – Veselinka Radulovic e Zoro Sulic, entrambi di 28 anni – con la stessa ordinanza aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere rilevando gravi indizi di colpevolezza e rischi di reiterazione dei reati. Per gli altri due – Vesna Dordevic, di 39 anni, madre di un bimbo di cinque mesi, e Miso Sulic, di 40 – aveva disposto la liberazione immediata, anche se poi in realtà a lasciare il carcere era stato solo Miso Sulic. Dordevic era stata bloccata in cella da un altro provvedimento (una condanna definitiva a 11 mesi di reclusione sempre per furti in abitazioni) ed è stata liberata solo due giorni dopo, il 3 luglio, per effetto dell’indulto. Sul "giudice che libera i rom", come è stato definito, la polemica era scoppiata subito, anche perché gli altri quattro fermi erano stati tutti convalidati da altri tre Gip (ad Alessandria, Vicenza e Torino). Per il Ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, era "stata vanificata un’operazione di Polizia", mentre per il difensore dei nomadi, avv. Luciano Bason, "c’era stata una strumentalizzazione politica". Oggi l’iniziativa del Ministro Alfano, che ha avuto il consenso del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri ("non vorremmo trovarci ancora una volta di fronte a un evidente ‘abbaglio di una magistratura che invece di accertare la verita’ fa prevalere posizioni ideologiche di parte") e del sindaco di Verona, Flavio Tosi (Lega), che ha bocciato "l’atteggiamento ipergarantista di alcuni magistrati nei confronti di delinquenti pericolosi". (ANSA).
DF/ S0A S41 QBXV
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NOMADI: BUFERA SU GIP VERONA, ALFANO AVVIA ACCERTAMENTI/ANSA
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