Roma, 13 maggio 2019 – Nel Mediterraneo si continua a morire. Nel naufragio di una imbarcazione “probabilmente partita dalla Libia”, almeno settanta persone sono annegate a largo della costa di Sfax, in Tunisia: sedici le persone tratte in salvo da pescatori e tre i corpi recuperati. La notizia lanciata dall’ong Alarm Phone di Watch The Med, è stata confermata dall’agenzia di stampa tunisina TAP.
A bordo dell’imbarcazione affondata migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana: i corpi di tre persone annegate nell’incidente sono state trovate oggi, come ha detto un portavoce del ministero della Difesa tunisino, aggiungendo che la barca ha lasciato Zuwara sulla costa libica nordoccidentale giovedì.
Un peschereccio ha recuperato 16 sopravvissuti, che sono stati trasferiti a bordo di una delle tre navi militari coinvolte nelle operazioni di ricerca e soccorso, ha detto il portavoce Mohamed Zekri aggiungendo che è stato anche mobilitato un elicottero maltese, come ha riportato la France Presse.
Secondo alcuni dei superstiti, a bordo della barca c’erano tra le 60 e le 70 persone dell’Africa subsahariana, ha aggiunto Zekri. Ma il portavoce del ministero dell’Interno tunisino, Sofiene Zaag, ha detto che circa 75 persone sarebbero state imbarcate sulla nave diretta in Italia quando è partita dalla Libia.