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Nuove norme di sicurezza e controlli sull’immigrazione: cosa attendere dal nuovo decreto (allo studio) del Governo

Roma, 23 agosto 2023 – Si avvicina a grandi passi la possibile data di lunedì 28 agosto per una riunione cruciale del Consiglio dei ministri, durante la quale si prevede che il governo Meloni possa dare il via libera a un pacchetto di misure di sicurezza e controllo sull’immigrazione. L’attenzione della politica italiana è concentrata su questo evento, dato che la Lega ha esercitato un forte pressing affinché l’approvazione avvenga in tempi strettissimi. Questo nuovo decreto, che fa seguito al “decreto Cutro” introdotto nella primavera precedente, mira a introdurre ulteriori disposizioni volte a regolare il flusso migratorio e a rafforzare i controlli.

Una delle novità più discusse riguarda la stretta prevista sulle espulsioni e sulla verifica dell’età dei migranti presunti minori. Una problematica spesso al centro del dibattito politico e sociale, che desta preoccupazioni e richiede approcci rigorosi. Secondo alcune fonti, il governo starebbe valutando l’introduzione di misure più severe riguardo ai controlli medici per stabilire l’età dei migranti che si dichiarano minori al momento dello sbarco. Attualmente, la legge Zampa stabilisce criteri per accertamenti ritenuti meno invasivi, suggerendo che in caso di dubbi la persona debba essere considerata minore.

Sul fronte delle espulsioni, il nuovo decreto sembra destinato a stringere ulteriormente le maglie per quanto riguarda gli individui irregolari con profili criminali elevati e comportamenti violenti. Questa mossa rappresenta un tentativo di affrontare le preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica, garantendo che chiunque rappresenti una minaccia per l’ordine pubblico venga allontanato con decisione dal territorio nazionale.

Tuttavia, l’intento di queste misure e la loro efficacia sono state oggetto di controversie e dibattiti. In particolare, il modo in cui verranno condotti i controlli medici per determinare l’età dei migranti e la possibilità di considerare alcuni soggetti come maggiorenni in base a queste nuove verifiche potrebbero sollevare interrogativi etici e legali. Anche il bilanciamento tra il garantire la sicurezza pubblica e i diritti umani fondamentali è un aspetto delicato che richiede attenta riflessione.

Inoltre, vi è un riflesso delle sfide più ampie che il governo deve affrontare: l’aumento degli sbarchi ha creato tensioni tra le autorità locali e nazionali, e sembra che il governo sia anche alla ricerca di misure che possano placare le preoccupazioni dei governatori e dei sindaci. Il richiamo all’esempio di Ravenna, dove è stato istituito un centro governativo di prima accoglienza per i minori, suggerisce che potrebbero essere prese in considerazione soluzioni simili altrove.

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