La cantante del waka waka nominata dal presidente americano consulente per l'”eccellenza scolastica degli ispanici”. Intanto il governo impugna le leggi anti-immigrati di sei Stati
Roma – 6 ottobre 2011 – Tra i banchi delle scuole pubbliche americane siedono oltre undici milioni di ragazzi di origine ispanica, che rappresentano più un quinto del totale degli studenti. Solo la metà di loro riesce però a diplomarsi in tempo e quelli che finiscono le superiori hanno comunque voti scarsi e il 50% delle possibilità in meno di essere ammessi al college rispetto ai loro colleghi.
L’amministrazione Obama ha promosso una serie di interventi per migliorare la situazione e ha istituito una commissione dedicata al problema, la “President’s Advisory Commission on Educational Excellence for Hispanics”. Da ieri, ha un nuovo, famosissimo membro: Isabel Mebarak Ripoll, meglio nota nel mondo come Shakira.
La giovane cantantautrice e ballerina colombiana del waka waka è stata scelta, secondo un comunicato della Casa Bianca, per le sue attività filantropiche, come la creazione di una fondazione che aiuta migliaia di bambini in Sudamerica e Sudafrica. “E’ un onore incredibile per me l’unica via per uscire dalla povertà è l’istruzione. Sono grata di avere l’opportunità di sostenere un lavoro così importante” ha commentato dopo la scelta di Obama.
“Per una serie di ragioni, i giovani latinoamericani in questo paese abbandonano la scuola con un tasso sproporzionatamente alto, e troppo pochi terminano il college. Eliminare questo divario – ha sottolineato l’artista – non sarà solo determinante per il futuro e la competitività economica di questa nazione, ma potrà servire come modello per il mondo.
La nomina di Shakira è solo l’ultima mossa a effetto di Obama dedicata ai latinos, “corteggiati” anche in vista delle presidenziali del 2012. Nei giorni scorsi, il presidente ha spiegato le sue idee su lavoro e riforma dell’immigrazione ai media americani in lingua spagnola e poco dopo il governo ha annunciato che impugnerà, con l’accusa di essere crudeli e discriminatorie, le severe leggi sull’immigrazione varate in Arizona, Alabama, Utah, Georgia, Indiana e South Carolina.
Elvio Pasca