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Obama: “Il Congresso ha fallito, farò io la riforma dell’immigrazione”

"L' America – ha detto – è un paese di immigrati e tutti sono d'accordo che il sistema non funziona. Entro fine anno, userò tutta l'autorità concessami dalla legge"

Naypyidaw (BIRMANIA)- 14 novembre 2014 – “Il congresso ha fallito, ora tocca a me”.  Il presidente americano Barack Obama è pronto a fare da solo la riforma dell'immigrazione, come ha spiegato durante una conferenza stampa in Birmania, accanto al premio Nobel per la Pace Aung Sang Suu Kyi

“L' America – ha detto – è un paese di immigrati e tutti sono d'accordo che il sistema non funziona. Il Congresso ha avuto un'ampia possibilità di approvare una proposta di legge bipartisan sull'immigrazione che avrebbe rafforzato i nostri confini, migliorato il sistema dell'immigrazione legale e tirato fuori dall'ombra milioni di persone”.

Un progetto di legge di quel tipo era stato approvato dal Senato, ma si è arenato alla Camera. "Io dico – ha spiegato il presidente americano– che se il Congresso ha fallito ad agire, io userò tutta l'autorità concessami dalla legge per provare a far funzionare meglio il sistema. E questo succederà entro la fine dell'anno”.

Obama, come aveva già annunciato all'indomani delle elezioni di midterm, vinte dai Repubblicani, ha intenzione di procedere per decreti. Se però intanto dal congresso arriverà una legge che può firmare, ha ribadito, “questa rimpiazzerà ogni mia azione esecutiva”.

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