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Obama: occhi puntati sull’immigrazione

Regolarizzazione e burocrazia più efficiente nel programma del neopresidente

Roma – 20 gennaio 2008 – L’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca riporta all’ordine del giorno negli Stati Uniti la riforma dell’immigrazione.

Su questo fronte, il programma del neopresidente ha il suo punto forte nella regolarizzazione di milioni di clandestini, soprattutto latinoamericani. La proposta è dare una chance a quanti non hanno avuto problemi con la legge, pagano una multa e imparano l’inglese.

Per fermare i flussi irregolari, Obama vuole colpire chi assume stranieri senza documenti e rafforzare con uomini e mezzi controlli ai confini. Una riforma della  burocrazia dovrebbe invece ridurre i disagi degli immigrati legali e migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Il voto degli ispanici è stato fondamentale per l’elezione di Obama. Tutti i nuovi cittadini americani hanno familiari o amici che vorrebbero regolarizzare la loro posizione o venire a lavorare negli States, terranno quindi gli occhi ben aperti sulle prime mosse del presidente.

In questi giorni sono state spedite alla Casa Bianca migliaia di lettere che chiedono di bloccare retate ed espulsioni. E domani, per ricordare a Obama i suoi impegni, le organizzazioni per i diritti civili e le associazioni degli immigrati marceranno per le strade di Washington per una riforma "giusta e umana".

Leggi anche:

"Obama’s immigration plan" (www.foreignersinuk.co.uk)

Elvio Pasca

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