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Obama: “Ora la riforma dell’immigrazione, per rafforzare l’America”

Il presidente presenta a Las Vegas la sua proposta. Semplificazione, controllo dei confini, pene per chi impiega i clandestini, ma anche una strada verso la cittadinanza per gli irregolari

Roma –  30 gennaio 2013 – “La maggior parte degli americani ritiene che è arrivato il momento di aggiustare un sistema rotto da troppo tempo”.

Il presidente Americano Barack Obama ha presentato così ieri  a Las Vegas, la “sua” riforma dell’immigrazione. Una proposta indipendente rispetto a quella presentata lunedì da otto senatori democratici e repubblicani al Congresso.

Per la prima volta, ha ricordato Obama in un discorso alla Del Sol High School, c’è un sostegno bipartisan alla  riforma . “Ma deve seguire l’azione. Non possiamo permettere che la riforma venga affossata in un dibattito senza fine, abbiamo dibattuto per tanto tempo. Per questo voglio esporre le mie idee”.

La proposta del presidente americano si muove su quattro direttrici. Rafforzare la sicurezza i controlli ai confini; prevedere pene severe contro le imprese che danno lavoro a immigrati irregolari; aprire la strada della cittadinanza agli immigrati irregolari, ma a patto che paghino le tasse arretrate e una multa, che si mettano in fila, imparino l’Inglese e abbiano un passato limpido; semplificare il sistema di immigrazione legale per le famiglie, i lavoratori e le imprese.

“Sono qui – ha spiegato ieri Obama –  perché leader religiosi e del mondo del lavoro, associazioni per i diritti e leader di entrambi i partiti dicono insieme che è tempo di trovare un modo migliore di dare il benvenuto ai tenaci, speranzosi immigrati che vedono ancora l’America come una terra di opportunità. È questo il momento di farlo, per rafforzare la nostra economia e il futuro del nostro Paese”.

EP
 

Leggi la trascrizione del discorso di Obama

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