Germania principale destinazione in Europa, calano gli ingressi in Italia. I dati del rapporto annuale dell' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
Parigi – 2 dicembre 2014 – La Germania si è “salvata” dalla crisi economica e così ha continuato ad attrarre immigrati, oltre 400 mila nel 2012, diventando la prima destinazione in Europa e la seconda dopo gli Usa tra i Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse).
"Dopo gli Stati Uniti, la Germania e' ora il secondo Paese per immigrazione, mentre era ottavo nel 2009", si legge nel rapporto annuale sull'immigrazione presentato ieri dall'organizzazione a Parigi. Piu' in generale, sono oltre 115 milioni gli immigrati presenti oggi nei Paesi Ocse, pari a circa il 10% della popolazione. Nel 2012, ultimo anno su cui l'Ocse ha dati completi, gli Stati Uniti hanno accolto un milione di migranti, la Germania quasi 400.000, il Regno Unito 286.000, la Francia 259.000 e l'Italia 258.000.
Gran parte di questi "ingressi permanenti" arrivano dalla stessa Unione europea: le buone condizioni economiche della Germania hanno infatti attratto migranti dall'Europa centrale e orientale, che vantano forti legami con Berlino, come pure dall'Europa del sud, piu' colpita dalla crisi.
Se la Francia ha registrato un incremento regolare degli ingressi (+8% rispetto al 2011 e +21% nell'arco di cinque anni), Spagna e Italia, con alti tassi di disoccupazione negli ultimi anni, hanno invece visto diminuire il numero di ingressi, dopo che nel 2007 si erano classificati, rispettivamente, secondo e terzo Paese per immigrazione.
La Cina resta il principale paese di origine dei migranti; i flussi in arrivo dall'Europa orientale hanno registrato aumenti e diminuzioni, mentre sono in costante calo quelli provenienti dall'America Latina. I migranti sono oggi "piu' istruiti" rispetto a quelli che li hanno preceduti, dal momento che la quota di quelli con un elevato livello di istruzione "e' aumentata del 70% nell'ultimo decennio". I migranti economici sono in continua diminuzione dal 2007-2008 e hanno registrato un calo di circa il 12% nel 2012.
Per quanto riguarda invece l'asilo, le richieste sono aumentate del 20%, soprattutto a causa del conflitto in Siria, con oltre 500.000 persone che hanno cercato rifugio nei Paesi Ocse
. La Germania e' stata la prima destinazione dei richiedenti asilo, con 110.000 domande, seguita da Stati Uniti, Francia, Svezia e Turchia. "In proporzione alla sua popolazione, la Svezia accoglie il maggior numero di richiedenti asilo e profughi", si legge nel rapporto.
"I Paesi potranno trarre piu' benefici dall'immigrazione se cominceranno a considerare i migranti come risorsa piuttosto che come problema e le politiche di integrazione come un investimento", ha detto il segretario generale Angel Gurria, lanciando ieri il rapporto a Parigi con il Commissario Ue per gli Affari Interni e la Migrazione, Dimitris Avramopoulos. "Le politiche migratore dovrebbero essere una priorita' per i Paesi dell'Ocse e le politiche di integrazione dovrebbero essere considerate il miglior investimento possibile in termini di crescita, coesione sociale e benessere", ha aggiunto Gurria.