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OLANDA: WILDERS; POLITICO DELL’ANNO, ORA ATTACCA REGINA

(ANSA) – BRUXELLES, 27 DIC – Dopo avere chiesto di bandire il Corano, paragonandolo al Mein Kampf, ed avere annunciato la produzione di un film contro il libro sacro dei musulmani, Geert Wilders, il leader del partito anti immigranti Pvv, ora se la prende con la regina d’Olanda, contro la quale presenterà una mozione in parlamento per ridurne il ruolo di governo e limitarlo alle sole funzioni cerimoniali. Geert Wilders, nominato il politico dell’anno in un sondaggio condotto dalla televisione olandese Nos, ha attaccato oggi in diverse interviste a quotidiani il discorso pronunciato dalla regina Beatrice nel giorno di Natale, definendolo "pieno di non-sense multiculturali" e ritenendolo ampiamente riferito alla sua formazione politica, che ha fatto della lotta ai musulmani la priorità della propria azione. Parlando ad una nazione che annovera 800 mila musulmani legali tra i suoi circa 17 milioni di abitanti, la regina ha criticato l’aumento dell’intolleranza nel paese. "Il Pvv non è mai stato menzionato, ma chiunque ha capito a chi si stesse riferiendo", ha affermato Wilders parlando al Telegraaf. La regina d’Olanda è ufficialmente capo del governo, ma è inviolabile, che significa che è il primo ministro ad essere responsabile per tutto ciò che dice. Oggi il premier Jan Peter Balkenende ha detto di condividere pienamente il sentimento espresso dalla regina. "Wilders dice che vuole difendere gli interessi olandesi, ma sta distruggendo ciò che rende l’Olanda l’Olanda: la nostra famiglia reale, la nostra tolleranza, la nostra solidarietà con i popoli al di fuori dei nostri confini", ha detto Balkenende all’agenzia ANP. Oltre ad attaccare la regina, Wilders ha confermato l’intenzione di realizzare il film contro l’Islam, nonostante le proteste e le minacce già ricevute. Almeno 40 cittadini olandesi hanno presentato una denuncia alla polizia accusando Wilders di violare le leggi olandesi sulla discriminazione e la libertà di culto. Lo stesso governo è intervenuto mettendo in guardia il leader politico rispetto ai rischi a cui si espone, specialmente dopo l’assassinio del regista Theo van Gogh, pugnalato per strada da un marocchino per avere prodotto un film contro l’Islam. Ma Wilders è determinato ad andare avanti perché – ha detto – il suo film è necessario "per aprire gli occhi della gente". (ANSA).

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