Elvio Pasca
La lezione di xenofobia del presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini. “Atti criminali sanguinosi estranei alle nostre comunità locali”
Roma – 17 settembre 2012 – Lo scorso 19 agosto Paolo Burgato e Rosetta Sostero, due anziani commercianti, sono stati uccisi nella loro casa a Lignano Sabbiadoro. Ora le indagini per individuare i colpevoli sembrano arrivare a una svolta: i carabinieri hanno fermato una ventunenne di origine cubana e stanno cercando il suo fratellastro.
Così la cronaca. Poi ci sono i commenti, e tra i tanti quello di Pietro Fontanini, esponente della Lega Nord e presidente della Provincia di Udine. Si complimenta con le forze dell’ordine, ma soprattutto punta il dito contro gli immigrati, da trasformare tutti in sorvegliati speciali per far dormire sonni tranquilli ai “locali”.
“Naturalmente adesso non si può colpevolizzare genericamente la comunità di afferenza dei responsabili effettivi del duplice omicidio” esordisce il leghista. E ci mancherebbe!, direbbero le persone normali. Poi, però Fontanini cambia subito idea: “Certo – insinua – non possiamo ignorare l`eventuale rete di complicità e copertura che potrebbe essere stata garantita dagli appartenenti all’etnia”.
Il resto è un crescendo di xenofobia. Un piccolo esempio da manuale racchiuso nelle poche righe di una dichiarazione alla stampa.
“Questa scoperta – incalza il presidente della Provincia di Udine – richiede che si accendano i riflettori sulla crudeltà di cui si macchiano certi componenti di comunità straniere che, a mio avviso, dovranno essere costantemente oggetto di monitoraggio e sorveglianza per evitare che sul territorio si insedino potenziali mine pronte a far esplodere atti criminali sanguinosi estranei, fino ad oggi, alle nostre comunità locali”.
“È indispensabile – aggiunge – anche una schedatura di tutti gli immigrati in modo da garantire la sicurezza per i nostri cittadini che adesso non devono vivere nell’incubo di nuove incursioni criminali”.
Elvio Pasca
