Roma, 28 aprile 2017 – Il Governo intende chiarire bene i fatti prima di prendere posizione sulla vicenda delle Organizzazioni non governative che, secondo la magistratura, sarebbero in combutta con i trafficanti di profughi dalla Libia.
“Evitare generalizzazioni e giudizi affrettati, attenendosi a una rigorosa valutazione degli atti”: ha sottolineato il ministro dell’Interno Marco Minniti, rispondendo al question time alla Camera ad una interrogazione FI-PdL sulla vicenda delle operazioni di salvataggio in mare dei migranti effettuate da alcune organizzazioni non governative.
Il ministro ha ricordato che “sono ancora in corso le indagini della procura di Catania, il comitato Schengen ha avviato indagini conoscitive così come la commissione difesa del Senato, anche con audizioni agli esponenti delle Ong”.
Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, in una intervista ad Agorà su Rai Tre, aveva gettato benzina sul fuoco della polemica affermando:”A mio avviso le ong potrebbero essere finanziate, alcune ong, dai trafficanti e so di contatti”. Secondo Zuccaro “in questo momento il modo in cui viene attuato il salvataggio in mare non fa diminuire il numero dei morti. Se un natante delle ong si porta a ridosso delle spiagge libiche e non esiste, in quel momento, quella situazione di pericolo che giustifica l’intervento; se dalla Libia partono delle telefonate e dicono loro ‘possiamo mettere in mare delle imbarcazioni anche se c’è il mare agitato?’ e da parte loro si risponde ‘fate tranquillamente, tanto noi siamo a ridosso lo potete fare’ lì la Convenzione di Amburgo” sulla ricerca ed il soccorso in mare “non è assolutamente applicabile”.