"Possibile una ‘via italiana’ alla scuola interculturale che miri all’integrazione degli alunni stranieri" ROMA, 29 settembre 2008 – "Sono 600mila gli alunni stranieri presenti oggi in Italia sui banchi di scuola. Di questi il 35% è nato nel nostro Paese, mentre il 15% è di recente immigrazione".
Così, Vinicio Ongini dell’Ufficio Integrazione alunni stranieri del ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca, è intervenuto nel corso dell’appuntamento di ‘Educa’ a Palazzo Todeschi a Rovereto (Trento).
Secondo i dati del ministero nelle classi italiane è difficile riscontrare una prevalenza di nazionalità rispetto ad un’altra, per questo secondo Ongini è "possibile una ‘via italiana’ alla scuola interculturale che miri all’integrazione degli alunni stranieri in classi a composizione mista piuttosto che a prevalente visione culturale o etnica".
"Le classi interculturali costituiscono sicuramente una risorsa, in cui è possibile elaborare percorsi di cittadinanza interculturale all’interno del gruppo classe". Ha sostenuto nel corso dell’incontro Davide Zoletto, ricercatore di pedagogia generale e sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’università di Udine. La parola è poi passata a Giuseppe Scozzari, presidente del Consorzio Connecting People del Gruppo cooperativo Cmg/Wi, secondo il quale "per favorire un’integrazione sociale piena serve soprattutto creare una rete forte fra tutti i soggetti, pubblici e privati, che si occupano di immigrazione".