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Operazione “Ghost Work” nel Reggino: blitz contro il lavoro nero e l’immigrazione clandestina

Roma, 10 novembre 2023 . Nel quadro di un’ampia operazione nazionale denominata “Ghost Work,” la Polizia di Stato ha effettuato controlli serrati coinvolgendo 9 aziende e 109 persone nella provincia di Reggio Calabria. L’obiettivo principale era contrastare il lavoro nero associato all’immigrazione clandestina, con particolare attenzione alle condizioni di sfruttamento dei lavoratori stranieri irregolari.

L’azione di controllo ha abbracciato l’intera provincia di Reggio Calabria, concentrandosi su due aree chiave: la Piana di Gioia Tauro e il capoluogo. Nella prima, l’attenzione si è focalizzata sulla verifica delle condizioni nella tendopoli di San Ferdinando, dove risiedono cittadini extracomunitari, mentre nella città capoluogo, il controllo si è esteso agli esercizi commerciali, in particolare agli autolavaggi.

Gli agenti della squadra mobile, supportati da unità speciali come la Sisco, il V Reparto Volo di Reggio Calabria e il Reparto prevenzione crimine di Siderno, hanno collaborato con il personale dell’ispettorato del lavoro per eseguire perquisizioni, controlli e verifiche. I risultati dell’operazione includono una denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti, due denunce per soggiorno irregolare e una per assunzione di lavoratori clandestini. Inoltre, in un esercizio commerciale è stata scoperta l’impiego di 3 lavoratori in nero, con conseguente sospensione dell’attività.

Le sanzioni amministrative elevate hanno raggiunto un totale di circa 96mila euro, dimostrando la ferma volontà di contrastare il fenomeno del lavoro nero. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati 120 grammi di droga, e per due individui irregolari sul territorio nazionale è stata disposta l’espulsione.

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