Dall'inizio dell'operazione, il 13 ottobre 2013, gli scafisti consegnati alla Giustizia sono stati in totale oltre 200
Roma, 16 maggio 2014 – La strategia di contrasto ai trafficanti di esseri umani, portata avanti dall'Operazione Mare Nostrum, ha condotto all'arresto da parte della Squadra Mobile di Palermo di due scafisti di nazionalita' egiziana, in relazione allo sbarco di migranti effettuato dal pattugliatore Sirio della Marina Militare lo scorso 2 maggio a Palermo.
Per i due uomini l'accusa e' quella di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Entrambi avevano cercato di nascondersi tra i clandestini ma, in base ai racconti dei migranti, e' emerso che erano proprio i due ad aver pilotato il barcone durante la traversata. Altri quattro scafisti di nazionalita' magrebina, tunisina e marocchina sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catania, indiziati del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, omicidio plurimo e naufragio a seguito dell'evento del 12 maggio scorso.
Dalle prime indagini e' emerso che i responsabili della tragedia avrebbero causato un'avaria all'imbarcazione su cui viaggiavano oltre 200 migranti, causando il naufragio e il decesso di 17 persone, comprese due bambine e alcune donne. Dall'inizio dell'operazione Mare Nostrum, il 13 ottobre 2013, gli scafisti consegnati alla Giustizia sono stati in totale oltre 200, di cui 137 direttamente dal personale della Marina Militare. 43.422 i migranti portati in salvo.