Il ministro della giustizia ha auspicato che a livello europeo si intensifichino gli sforzi per giungere ad armonizzare le legislazioni sia in tema di accoglienza, sia in quella di contrasto ai trafficanti di esseri umani
Roma, 2 ottobre 2015 – L’immigrazione e i massicci arrivi di migranti in territorio europeo sono “fenomeni che non e’ piu’ possibile affrontare a livello solo nazionale” ma interrogano sempre piu’ anche i sistemi giuridici chiamati a confrontarsi e coordinarsi a livello Ue.
Questo e’ quanto ha affermato oggi il ministro della Giustizia, Andrea Orlando che ha presieduto un incontro che si e’ tenuto presso la Procura nazionale antimafia tra il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, la Presidente di Eurojust Michele Coninsx e il Capo di Stato maggiore gen. Maurizio Ricco’ in rappresentanza della Missione Eunavfor Med.
Orlando ha auspicato che a livello europeo si intensifichino gli sforzi per giungere ad armonizzare le legislazioni sia in tema di accoglienza, sia in quella di contrasto ai trafficanti di esseri umani “cosi’ come accade per le altre organizzazioni criminali transnazionali”. Secondo il Guardasigilli, in questo senso, occorre rafforzare lo strumento di Eurojust cosi’ come sempre sostenuto dall’Italia.
La Presidente Coninsx ha lodato, da parte sua, l’attivita’ delle autorita’ italiane assicurando che a livello di Eurojust “si sta lavorando per la cooperazione tra Stati e governi europei per trovare tecniche comuni di approccio al problema dei migranti”. Da parte sua il Procuratore Roberti, rispondendo ad una domanda sugli hot spot, ha ribadito che “l’identificazione coattiva e’ lecita e legittima se passa per l’utilizzo della forza temperata per l’identificazione. E’ inaccettabile – ha poi detto – che ci siano persone che vogliono entrare sul nostro territorio nazionale senza voler essere identificate”. A parlare, invece, dell’operazione Eunavfor Med e’ stato il gen. Ricco’ che ha confermato che non e’ affatto stata esclusa l’opzione della distruzione dei barconi che trasportano gli immigrati ed usati dagli scafisti per i loro carichi umani e questo, ha detto, “per smantellare la parte logistica di questo losco traffico”. Una operazione che attende, pero’, ancora il via di Onu e Ue.