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Padova cancella la consulta degli immigrati. “Non abbiamo più voce”

Per la maggioranza a guida leghista la “commissione degli stranieri” era inutile e costosa. La presidente Egi Cenolli: “Lavoravamo gratis. Inutili solo per il sindaco Bitonci, ora non c’è più un ponte tra le comunità e l’ amministrazione”

 

 

Padova – 14 aprile 2016 – Nel dicembre 2011 quattromila immigrati si misero in fila davanti alle urne a Padova ed elessero una Consulta dei cittadini stranieri. Era la loro voce in consiglio comunale: poteva presentare proposte e delibere, seguire i lavori delle commissioni e, attraverso il suo presidente esprimersi, in ogni seduta, su tutto ciò che veniva deciso per i padovani, vecchi e nuovi. 

Quell’esperienza di rappresentanza, l’unica possibile visto che il vero voto agli immigrati può darlo solo una legge nazionale che ad oggi rimane ancora una chimera, non esiste più. Lunedì scorso la maggioranza di centro destra guidata dalla Lega Nord ha deciso di abolire (tecnicamente di “sospendere”) la Commissione, ritenendola inutile e troppo costosa. 

“I cittadini stranieri sono come tutti gli altri padovani” ha spiegato il sindaco Massimo Bitonci. “Gli europei già votano, e sono un terzo degli immigrati, quindi pensiamo che non ci sia assolutamente bisogno di un’ulteriore commissione. Le porte del Comune, del sindaco, della giunta e dei consiglieri sono sempre aperte e siamo pronti, come sempre, a ricevere tutti”. 

A nulla sono servite le proteste e l’ostruzionismo dell’opposizione. Il consigliere del Pd Massimo Bettin ha parlato di “un crimine politico”, che farà crescere “la rabbia e la frustrazione dei giovani stranieri, che non si sentiranno minimamente considerati da chi è al governo del nostro Comune”. Il suo collega del M5S  Giuliano Altavilla punta il dito contro Bitonci: “ Aveva promesso che sarebbe stato il sindaco di tutti. È evidente che sta accadendo l’esatto contrario”.

“La commissione era inutile? Solo per Bitonci” dice a Stranieriinitalia.it la presidente Egi Cenolli, di origine albanese. “Da quando è stato eletto gli abbiamo chiesto più volte un incontro, ci ha sempre ignorato. Così come ha ignorato le proposte concrete che insieme alle comunità straniere abbiamo presentato per migliorare la vita degli immigrati a Padova”. 

Cenolli e i suoi colleghi in tutti questi anni hanno lavorato gratis, senza percepire nemmeno gettoni di presenza. Che abbiano lavorato, lo dimostrano anche i resoconti e le proposte pubblicati sulla pagina facebook della Commissione

L’amministrazione leghista, appena entrata in carica, ha tolto loro anche la segreteria, indispensabile per procedere alle convocazioni. Intanto, però, si è dimostrata attentissima agli immigrati, chiudendo gli sportelli comunali che fornivano loro informazioni, tagliandoli fuori dalle graduatorie delle case popolari attraverso il requisito dell’ anzianità di residenza o ostacolando i ricongiungimenti inventandosi nuovi paletti per le idoneità degli alloggi.

“La nostra voce c’era – sottolinea Cenolli – ma non l’hanno voluta ascoltare. Ora hanno scelto di silenziarla del tutto, tra l’altro senza cambiare lo Statuto. Se davvero i cittadini stranieri avessero gli stessi diritti degli italiani non ci sarebbe stato bisogno della Commissione. Noi però eravamo un ponte tra le Comunità e le istituzioni. Il sindaco e la sua maggioranza hanno deciso di farlo saltare” .

Elvio Pasca

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