Il sottosegretario all’Interno: "Ci permetteranno di evitare il sovraffollamento"
Palermo – 3 luglio 2008 – Nei prossimi giorni in Italia si apriranno i cancelli di altri sette centri per l’identificazione e l’espulsione dei clandestini, la nuova versione (per ora è cambiato solo il nome) dei Cpt.
Lo ha assicurato ieri il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nitto Francesco Palma, durante un vertice a Palermo con i prefetti delle 9 province siciliane. "La Sicilia – ha detto – è una terra verso cui si dirige la disperazione degli immigrati clandestini. Le aggressioni, che sotto il profilo territoriale connotano anche in queste ore l’isola di Lampedusa, sono note a tutti”.
“Tra 10-12 giorni al massimo – ha quindi annunciato il sottosegretario – avremo a disposizione altri 6 o 7 centri di identificazione ai fini dell’espulsione in altre regioni d’Italia. Questo ci permetterà di evitare il sovraffollamento delle poche strutture attualmente esistenti sul territorio".
Ieri, intanto, è iniziato il trasferimento di 250 richiedenti asilo da Lampedusa ad Aviano, in provincia di Pordenone, che saranno ospitati in un hotel nella scuola alberghiera della cittadina friulana.
Il sindaco di Aviano, Stefano Del Cont Bernard, ha già espresso “forti preoccupazioni”. “I timori – ha spiegato – sono legati alle ovvie ragioni di sicurezza per l’arrivo di una comunità così vasta, senza alcun preavviso. Non basta il vitto e l’alloggio, di fronte a così tante persone bisognose c’e’ necessità di assistenza sanitaria e sociale e supporto psicologico e noi non siamo attrezzati”.
Il primo cittadino è irritato per lo scarso preavviso. "Una telefonata dalla Prefettura l’altro ieri e poi nulla più. Siamo di fronte a un’emergenza. Penso solo ai bimbi in età scolare: cosa facciamo di loro a settembre? Li iscriviamo nei nostri istituti o li lasciamo bighellonare in piazza o magari chiedere l’elemosina ai bordi delle strade?".
EP