Città del Vaticano, 24 ottobre 2018 – “Accogliere il migrante un mandato biblico, perché tu stesso sei stato migrante in Egitto”. Così Papa Francesco ha risposto alla domanda di una anziana signora in occasione della presentazione del libro-intervista con il gesuita Antonio Spadaro “La saggezza del tempo” (Marsilio). “L’Europa è stata fatta dai migranti, tante correnti migranti hanno fatto nei secoli l’Europa di oggi, le culture si sono mischiate, e poi l’Europa ha coscienza che nei momenti brutti altri paesi dell’America, America del nord, alcuni paesi in America del sud, hanno ricevuto i propri migranti europei e sa cosa significa questo. Prima di dire un giudizio sul problema delle migrazioni dobbiamo riprendere la nostra storia europea. Io sono figlio di migranti andati in Argentina. E tanti in America hanno cognomi italiani. Migranti ricevuti col cuore e la porta aperta”. “La chiusura è l’inizio del suicidio”, ha detto il Papa, che ha poi precisato: “E’ vero che si devono accogliere i migranti, si devono accompagnare, ma soprattutto si devono integrare: se noi accogliamo così, non facciamo un bel servizio, c’è il lavoro dell’integrazione. La Svezia è stata un esempio da più di quarant’anni, l’ho vissuta da vicino quanti argentini e uruguaiani nel tempo delle dittature militari nostre, sono stati rifugiati in Svezia e subito erano integrati: scuola lavoro. E quando l’anno scorso sono stato a Lund, mi ha ricevuto il primo ministro all’aeroporto e poi, alla partenza, non poteva venire, ha inviato una ministro della cultura, e nella Svezia che sono tutti biondi questa era un po’ bruna poi ho saputo che era figlia di una svedese e di un migrante dell’Africa così integrata che è diventata ministro del paese! E invece a Zaventem non è stata fatta da stranieri, ma da giovani belgi, ghettizzati in un quartiere: ricevuti ma non integrati, e questa non è la strada”.
Papa: ‘Accogliere migrante è mandato biblico, chiusura è suicidio’
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