L’appello di Ratzinger: “Solo inserendosi nel tessuto sociale gli immigrati offriranno a tutti la loro ricchezza. E sentiranno l’Italia come una casa comune”
Roma – 12 gennaio 2012 – È importante che le istituzioni promuovono verso gli immigrati percorsi di piena integrazione per costruire una nuova casa comune.
Lo ha detto oggi il Papa, ricevendo in Vaticano gli amministratori di Roma e del Lazio. “La Caritas diocesana e le comunità cristiane – ha affermato Benedetto XVI- non si risparmiano nell’opera di accoglienza, in particolare verso coloro che, provenendo da Paesi in cui la povertà e’ spesso causa di morte, o fuggendo da essi per tutelare la propria incolumità, giungono nelle nostre città e bussano alle porte delle parrocchie”.
“E’ necessario tuttavia -ha proseguito il Papa- alimentare percorsi di piena integrazione, che consentano l’inserimento nel tessuto sociale, affinché essi possano offrire a tutti la ricchezza di cui sono portatori”. ”In tal modo ciascuno imparerà a sentire il luogo dove risiede come la ‘casa comune’ in cui abitare e della quale prendersi cura, nell’attento e necessario rispetto delle leggi che regolano il vivere collettivo”.
Secondo Ratzinger, “insieme con l’accoglienza deve rafforzarsi il valore della solidarietà. E’ un’esigenza di carità e giustizia che nei momenti difficili coloro che hanno maggiori disponibilità si prendano cura di chi vive in condizioni disagiate”.