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Permessi di soggiorno, continua lo sciopero della fame

La protesta di centinaia di immigrati contro i ritardi. Shukri Said: “Maroni rispetti la legge”

Roma – 7 gennaio 2010 – Va avanti la protesta promossa da Gaoussou Ouattara, membro della Giunta dei Radicali, e altri trecento immigrati contro i ritardi nel rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. Anche Shukri Said, portavoce dell’associazione Migrare, è in sciopero della fame per chiede che si rispettino i tempi previsti dalle legge”.

“E’ inspiegabile – dice Said – come i tempi per il rilascio e il rinnovo nei permessi di soggiorno si siano andati sempre piu’ dilatando. Ci vogliono ormai dai sette ai tredici mesi per il recupero del documento consegnato all’ Amministrazione dell’Interno per il rinnovo mentre la Legge Bossi-Fini fissa un massimo di venti giorni. Chiediamo al Ministro Maroni di rispettare la legge dello Stato cosi’ come lui pretende che gli immigrati la rispettino”.

“Si e’ voluta creare una burocrazia ad hoc per gli stranieri mettendo alla disperazione lavoratori e famiglie. Il termine di venti giorni fissato dalla legge, nell’era tecnologica, deve essere rispettato e l’attuale ritardo non se lo puo’ permettere un Ministro del fare, come Maroni ama presentarsi. E’ uno scandalo che nuoce all’immagine dell’Italia nel mondo e deve cessare subito” conclude la portavoce di Migrare.

Lunedì scorso, una  delegazione di immigrati, guidata da Gaoussou Ouattara, e accompagnata dal segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, e da Rita Bernardini, ha incontrato il Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica, Antonio Naddeo.

A nome del Ministro Renato Brunetta, Naddeo ha assicurato il proprio impegno ad affrontare il problema, con le amministrazioni competenti, nel quadro delle iniziative finalizzate alla riduzione e alla certezza dei tempi di conclusione delle procedure amministrative. È  stata inoltre garantita l’apertura di un canale del programma ”Linea Amica” dedicato alle procedure di rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno.

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