Roma, 7 maggio 2024 – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto ieri a Copenaghen alla “Conferenza sulla Migrazione per la creazione di Partenariati Globali”, organizzata dalla Danimarca in collaborazione con la Commissione europea, quale seguito della Conferenza internazionale tenutasi lo scorso 28 novembre a Bruxelles.
Dopo il discorso d’apertura da parte del Primo Ministro danese, Mette Frederiksen, i lavori sono iniziati con una sessione sull’argomento “Proteggere le vite umane: follow up della Conferenza internazionale su un’alleanza globale per contrastare il traffico di migranti”.
Il titolare del Viminale è intervenuto al panel “Sviluppare partenariati globali che producano risultati – sfide e buone pratiche”.
«Come membri dell’Alleanza Globale – ha dichiarato il Ministro – abbiamo deciso di agire uniti nella prevenzione dei flussi migratori irregolari, nel contrasto ai trafficanti affrontando le cause profonde che spingono le persone a partire. Il traffico di migranti costituisce una grave violazione del diritto internazionale che mette a repentaglio la vita delle persone coinvolte e che vìola il diritto di ogni Stato sovrano di regolamentare l’ingresso dei cittadini stranieri nel proprio territorio».
«La settimana scorsa a Roma – continua Piantedosi – con i colleghi di Algeria, Libia e Tunisia abbiamo dato vita a una piattaforma che ci consentirà di passare da una cooperazione bilaterale a un approccio regionale strategico, ma siamo pienamente consapevoli che una sfida di tale portata debba essere affrontata innanzitutto a livello europeo. L’analisi dei flussi migratori irregolari dimostra che i trafficanti si adattano rapidamente al contesto, spostandosi in luoghi di partenza meno presidiati, creando un circolo vizioso che deve essere fermato. Il meccanismo dei rimpatri volontari assistiti, con la collaborazione delle Organizzazioni internazionali attive sui territori contribuirà ad alleggerire la pressione migratoria sui territori di transito e destinazione, accompagnando i migranti in un processo di reintegrazione nella comunità di origine. Condividiamo il nuovo approccio volto a rafforzare le iniziative di contrasto ai trafficanti e grazie ai nuovi strumenti europei, potremo attuare politiche più efficaci per contrastare la migrazione irregolare e rafforzare la tenuta delle frontiere terrestri meridionali a cominciare da quelle della regione del Sahel».
«In questo contesto – ha concluso il titolare del Viminale – l’approccio del Governo italiano basato sul Piano Mattei, contribuirà a smantellare le reti criminali che speculano sulla vita delle persone».