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Piantedosi: “La sospensione di Schengen funziona, centinaia le persone identificate e respinte”

Roma, 2 novembre 2023 – Il Ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha recentemente rilasciato un’intervista a “Libero” in cui ha condiviso la visione del governo italiano sulla politica europea di contrasto all’immigrazione. Piantedosi ha sottolineato l’importanza di affrontare l’immigrazione irregolare con soluzioni a lungo termine e ha sottolineato i risultati iniziali ottenuti attraverso la sospensione di Schengen ai confini con la Slovenia.

La sospensione di Schengen ai confini con la Slovenia ha portato a un aumento significativo dei controlli. Nei primi dieci giorni di applicazione della misura, sono state controllate più di 20.000 persone in ingresso, con l’identificazione e il respingimento di centinaia di stranieri. Inoltre, sono state effettuate dieci arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dimostrando l’efficacia dei controlli in corso.

Il Ministro ha anche annunciato un imminente aumento delle espulsioni e dei rimpatri. Nel corso dei primi 10 mesi del 2023, l’Italia ha già effettuato 3.926 rimpatri, registrando un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Il governo si è impegnato a realizzare un maggior numero di Centri per i rimpatri sul territorio nazionale per facilitare questa politica.

Piantedosi ha enfatizzato l’importanza dei Centri per i rimpatri (CPR) nel processo di rimpatrio dei soggetti irregolari e pericolosi. Queste strutture sono fondamentali per garantire che tali individui non possano girare indisturbati sui territori nazionali, e il Ministro ha invitato i territori a condividere la necessità di creare ulteriori strutture di questo tipo.

La cooperazione europea è un altro elemento chiave della strategia italiana. Francia e Germania si sono allineate alla posizione dell’Italia, riconoscendo la necessità di una convergenza di vedute per affrontare il problema dell’immigrazione irregolare. Gli accordi finalizzati all’approvazione del patto su migrazione e asilo e il piano in dieci punti lanciato a Lampedusa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sono esempi tangibili di questa cooperazione.

Infine, il Ministro ha sottolineato l’importanza di esaminare le connessioni tra il fenomeno migratorio e il pericolo terroristico in modo obiettivo, basandosi sui fatti. Ha notato che le frontiere marittime italiane sono ben controllate, mentre la frontiera terrestre orientale è caratterizzata da una maggiore permeabilità, facilitando il passaggio di individui provenienti da Paesi che possono essere collegati al supporto logistico di potenziali terroristi.

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