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Piemonte, da giunta regionale ok al ddl su integrazione

L’obiettivo è contrastare ogni fenomeno di discriminazione e razzismo TORINO, 10 giugno 2009 – Via libera dalla Giunta regionale del Piemonte al nuovo disegno di legge per favorire l’integrazione sociale degli stranieri nella regione, che secondo recenti stime rappresentano il 7,1% del totale della popolazione residente.

”Il testo – ha spiegato l’assessore al Welfare, Angela Migliasso – che andra’ a sostituire l’attuale normativa regionale, risalente al 1989, nasce dall’esigenza di rispondere a due profonde trasformazioni: da un lato i cambiamenti legislativi intervenuti, sia a livello comunitario, sia a livello statale, dall’altro, l’evoluzione del fenomeno dell’immigrazione che, rispetto al passato, non coinvolge piu’ soltanto il singolo individuo migrante, ma l’intero nucleo familiare di origine”.

In particolare, il disegno di legge, che ora passera’ all’esame dell’aula di Palazzo Lascaris, ribadisce non solo le pari opportunita’ nell’accesso ai servizi e l’uguaglianza con i cittadini italiani nel godimento dei diritti civili, ma anche la volonta’ di contrastare ogni fenomeno di discriminazione e razzismo con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una societa’ coesa e serena e istituisce la Consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri.

Il testo definisce, poi, le competenze dei diversi soggetti istituzionali e non, assegnando alla Regione le funzioni di programmazione, coordinamento e valutazione degli interventi, la redazione del Piano integrato per l’immigrazione e l’osservazione del fenomeno migratorio e conferendo alle Province le attivita’ di concorso nella programmazione decentrata, di promozione di interventi volti a favorire l’inclusione sociale delle persone straniere presenti sul loro territorio, di approvazione di piani provinciali dell’immigrazione, di concessione di contributi a enti locali e del privato sociale, di promozione di percorsi partecipativi alla vita sociale e delle istituzioni.

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