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Piscina chiusa agli uomini per il bagno delle islamiche

A Bergamo le musulmane potranno nuotare al riparo da sguardi indiscreti. Che ne pensate? Lasciate un commento

Roma  – 30 aprile 2009 – Piscina chiusa agli uomini, per permettere alle musulmane di nuotare in costume.

Succede a Bergamo, dove i gestori della piscina Siloe, di proprietà della Diocesi, hanno stabilito che per un’ora, ogni giovedì mattina, gli spazi della loro struttura verranno riservati alle donne musulmane. In questo modo potranno bagnarsi al riparo da occhi maschili, come detta il Corano.

“Dopo anni di battaglia, – scrive oggi il Corriere della Sera – una mediatrice culturale tenace come Maida Ziarati ha compiuto un passo importante verso quello che definisce un progetto di integrazione. D’ora in poi un gruppo di musulmane tunisine, marocchine, iraniane, egiziane e anche italiane potrà lasciare a casa eventuali burqini, ma soprattutto abbandonare i vestiti tradizionali, burqa e velo compresi, calzare una banale cuffia e nuotare in deshabillé”.

Non mancano però le critiche. Secondo Daniele Belotti, consigliere regionale e comunale per la Lega Nord,  “così si torna indietro, questo non è certo un modo per integrare, non dobbiamo legittimare le loro usanze ma fare in modo che accolgano le nostre”.

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