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Pizzerie, boom di titolari immigrati per un simbolo del gusto italiano

A Roma le imprese degli stranieri sono il 20% del totale, a Milano si arriva al 50%. Egiziani in testa nella classifica delle nazionalità. I dati delle Camere di Commercio

 

 

Milano – 16 agosto 2016 –  In un’Italia senza immigrati mangeremmo meno pizza.  Sono sempre di più, infatti, gli imprenditori stranieri che sfornano Marinare, Margherite e Quattro Stagioni e in alcune zone stanno per superare gli italiani. 

A Milano, in particolare, le pizzerie con titolare straniero sono ormai il 50% (634 su un totale di 1.270 imprese), a Bologna il 45% (180 su 397 imprese). A Torino l’incidenza scende a una pizzeria su tre (38%), a Roma è una su cinque (20%), mentre a Napoli sono meno di una su cento.

A dare i numeri è la camera di commercio di Milano, che ha elaborato i dati del registro imprese 2016 relativi alle imprese attive in queste cinque che dichiarano di essere un pizzeria, tra somministrazione in loco e asporto. Il dato sullo Stato di nascita è calcolato sui titolari di impresa individuale straniera del settore.

Si scopre così che tra le nazionalità specializzate in pizza spiccano gli egiziani che a Milano pesano il 66% dei titolari stranieri (considerando solo le imprese individuali), a Roma il 59% e a Torino il 42%. Sono nati in Egitto anche il 27% dei ristoratori specializzati in pizza di Bologna, città dove però i pizzaioli stranieri più numerosi provengono dal Pakistan (uno su tre, 33,8%). A Napoli invece i pochi pizzaioli stranieri vengono dall’Est. 

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