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P.NAVONA: TOUADI LASCIA IDV E PASSA AL PD, DI PIETRO SBAGLIA

(ANSA) – ROMA, 11 LUG – ”Questa mattina ho inviato al segretario Antonio Di Pietro una lettera nella quale ho cercato di spiegare le ragioni che mi portano a lasciare l’Italia dei Valori e ad aderire al Partito democratico”. Cosi’ il deputato Jean Leonard Touadi annuncia l’abbandono dell’Idv, nelle cui file e’ stato eletto e il passaggio al partito di Walter Veltroni. La decisione del deputato originario del Congo, e’ maturata negli ultimi giorni, dopo la manifestazione dell’Italia dei valori a piazza Navona. ”In questi giorni ho vissuto una profonda contraddizione tra alcune mie profonde convinzioni e le posizioni che sta assumendo il partito – spiega Touadi, che aveva gia’ espresso le sue perplessita’ – Avrei voluto una piu’ netta presa di distanze dalle parole pronunciate contro il Presidente della Repubblica, contro il Partito democratico e, da cattolico praticante quale sono, contro il Papa”. Altro punto di rottura, che ha contribuito alla maturazione della decisione di Touadi, e’ stato il deterioramento della ”imprescindibile” alleanza tra Idv e Pd. ”Gia’ al momento della scelta di non confluire in un gruppo parlamentare unico – dice il deputato – avevo avuto qualche perplessita’. Distinti ma uniti, si disse allora. Con il passare delle settimane le ragioni dell’affermazione della legittima identita’ hanno finito per oscurare quelle dell’unita”’. ”Non e’ sostenibile” una rottura totale con il Pd”, secondo Touadi, che per primo Veltroni ha voluto in politica, da assessore a Roma. ”Lo stimo, gli voglio bene e, pur non risparmiandogli alcune critiche, considererei per la mia coerenza sleale, oltre che sbagliato politicamente, fare nei prossimi mesi campagna contro di lui e il Pd, palesemente o sotto traccia”. Non manca, il deputato, di auspicare che possa continuare un ”leale e proficuo” rapporto con l’Italia dei valori. ”In quel partito – dice – sono stato accolto a braccia aperte, senza alcuna diffidenza, e mi sono state offerte grandissime opportunita’ di crescita politica. Di questo saro’ sempre grato a Di Pietro, al capogruppo Massimo Donadi, al mio stimato maestro Leoluca Orlando. Ho dedicato tutto me stesso, con lealta’ ed entusiasmo, agli impegni che il partito ha deciso di affidarmi. Perche’ sono cosi’ stato educato a fare il mio dovere. Sempre, comunque e ovunque. Credo anche che la politica vada pero’ fatta con coerenza, in rispetto a cio’ di cui siamo intimamente convinti”.(ANSA).

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