Recentemente, Italia e Albania hanno siglato un Memorandum d’Intesa (MoU) riguardante gli sbarchi e la gestione delle richieste di asilo, suscitando preoccupazioni da parte della commissaria per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic. Il Memorandum, secondo Mijatovic, solleva diverse questioni cruciali in merito ai diritti umani, contribuendo a una tendenza europea verso l’esternalizzazione delle responsabilità in materia di asilo.
Roma, 13 novembre 2023 – La commissaria ha dichiarato che il protocollo tra Italia e Albania solleva interrogativi significativi sulle implicazioni per i diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Tra le principali preoccupazioni, Mijatovic ha citato la tempestività degli sbarchi, l’impatto sulle operazioni di ricerca e salvataggio, l’equità delle procedure di asilo, l’identificazione di individui vulnerabili, la detenzione automatica senza un controllo giurisdizionale adeguato, le condizioni di detenzione, l’accesso all’assistenza legale e ai rimedi efficaci.
La commissaria del Consiglio d’Europa ha sottolineato che il Memorandum crea un regime di asilo extraterritoriale ad hoc, caratterizzato da ambiguità giuridiche che potrebbero minare le fondamentali garanzie di tutela dei diritti umani. La mancanza di certezza giuridica potrebbe portare a una differenza di trattamento tra coloro le cui domande di asilo saranno esaminate in Albania e coloro per i quali ciò avverrà in Italia.
Mijatovic ha evidenziato che il Memorandum è indicativo di un impegno più ampio degli Stati membri del Consiglio d’Europa verso modelli di esternalizzazione dell’asilo come presunta ‘soluzione rapida’ alle sfide dell’arrivo di rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Tuttavia, ha sottolineato che tali misure aumentano il rischio di violazioni dei diritti umani.
Il Consiglio d’Europa sottolinea che la pietra angolare di un sistema ben funzionante e rispettoso dei diritti umani è garantire che l’asilo possa essere richiesto e valutato nei territori degli Stati membri. Invita gli Stati a concentrare le energie sul miglioramento dei loro sistemi nazionali di asilo e accoglienza, senza distogliersi dalle risorse e dall’attenzione necessarie.
Mijatovic ha concluso ribadendo l’importanza di prioritizzare gli sforzi di cooperazione internazionale per creare percorsi sicuri e legali che consentano alle persone di cercare protezione in Europa senza dover ricorrere a rotte migratorie pericolose e irregolari.