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Primarie PD. Franceschini indica Jean Leonard Touadi come vicesegretario

"Ho scelto Touadi perchè l’Italia deve superare l’ingiusta equazione tra immigrati e criminalità"

Roma, 23 ottobre 2009 – A due giorni dalle primarie Dario Franceschini gioca l’ultima carta della sua campagna elettorale: indicare il vicesegretario e scegliere Jean Leonard Touadi, parlamentare del Pd di colore, per caratterizzarsi ancora di più come il candidato del rinnovamento.

L’annuncio di Franceschini arriva attraverso una conferenza stampa convocata ieri nel pomeriggio: "Ho scelto Touadi perchè è intelligente, preparato, ha esperienza e anche perchè è nero, lo dico senza ipocrisia, il Pd è nato per cambiare il paese e noi dobbiamo vincere questa battaglia culturale e superare l’ingiusta equazione tra immigrati e criminalità".

Touadi è nato in Congo ma vive in Italia da 30 anni, ha anche la cittadinanza italiana, insegna all’università di Tor Vergata, ma soprattutto è stato assessore con Walter Veltroni. Non sono in pochi infatti a intravedere in questa scelta innovativa l’influenza, sia pure solo a livello di ispirazione, dell’ex segretario del Pd. Franceschini spiega di aver deciso solo ieri di dare l’annuncio della candidatura di Toaudi prima del 25, insomma una sorta di colpo di scena per attirare consensi alla vigilia del voto popolare: "E’ un segnale forte di rinnovamento", rispondono dal suo staff quando si solleva il tema dei sondaggi sfavorevoli, "e dà più forza alla sua candidatura". L’attuale segretario ha infatti caratterizzato tutta la sua campagna sul tema del nuovo contrapposto al vecchio, cioè Bersani e i suoi sostenitori.

Dalla mozione Franceschini arriva il coro unanime di apprezzamento: "Ottima scelta", "Scelta di grande apertura", "Ticket vincente", dicono Sergio Cofferati, Roberta Pinotti, Marco Minniti, David Sassoli e Walter Verini, il braccio destro di Veltroni che con Toaudi ha lavorato in Campidoglio, dice: "Jean Leonard Touadì è una personalità di straordinario valore, un intellettuale di grande spessore. Si è cimentato con passione e competenza, da assessore e da un anno e mezzo, è uno dei parlamentari del Pd più capaci e autorevoli".

 “Con questa scelta Franceschini inizia a rendere concreti gli impegni richiamati nel suo programma a favore dell’integrazione degli immigrati nel tessuto sociale italiano, dimostrando come sia necessario coinvolgere i cittadini immigrati nella politica attiva conferendo loro ruoli di responsabilità, come peraltro è già avvenuto all’interno della CISL” commenta Oberdan Ciucci, presidente dell’ANOLF, l’associazione degli  immigrati promossa dalla Cisl.  “In un’Italia sempre più multiculturale e multirazziale è paradossale parlare solo di doveri e mai di diritti ed opportunità”.

Ma a Bersani, che nulla ha da ridire sulla scelta del candidato, l’idea non va a genio: "Apprezzo Touadi ma si dovrebbe organizzare il partito in un altro modo – osserva – non affidandosi al ticket". Insomma l’indicazione di Touadi, per quanto innovativa per la scelta di una persona che, essendo di colore, richiama la volontà del Pd di essere un partito che accoglie e integra gli immigrati, non fa che riaprire il tema dell’organizzazione del partito, che già fu all’origine delle critiche rivolte a Veltroni.

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