Bruxelles, 9 luglio 2018 – “Bisognerebbe annacquare, anzi, decolorare”, l’influenza postcoloniale sui governi africani “e sostituirla con un grande piano di sviluppo sino-europeo”. Lo ha sostenuto l’ex presidente della commissione europea ed ex presidente del Consiglio Romano Prodi, intervistato dalla Stampa. Cina ed Europa insieme per l’Africa, “capisco – ha osservato – che può sembrare un’utopia. Ma ci farebbe fare un enorme salto avanti”. A giudizio di Prodi “Europa e Cina hanno interessi convergenti. Basta un minimo di intelligenza politica per capire che uno sviluppo ordinato dell’Africa garantirebbe flussi migratori ordinati”. “Senza la guerra in Libia – ha detto ancora Prodi – non mi farebbe paura niente. Le migrazioni sono sempre esistite. Ma queste non sono gestite. Tutte le cose non gestite fanno paura. Gheddafi era un dittatore, ma con lui si facevano accordi”.
Prodi: “Le migrazioni non gestite fanno paura”
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