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Prodi: “Italia non può permettersi ghetti”

"Italiani reagiscono con crescente diffidenza all’immigrazione" ROMA, 9 gennaio 2010 – ”Di fronte alla realtà della necessità degli immigrati in Italia e di fronte all’evidenza che il problema sarà ancora più serio nel futuro, gli italiani reagiscono con crescente diffidenza, attribuendo agli immigrati la responsabilità di ogni disagio e insicurezza nelle nostre città".

Lo afferma l’ex presidente del consiglio Romano Prodi, in un intervento sul Messaggero, commentando i fatti di Rosarno e facendo una riflessione più ampia sul fenomeno dell’immigrazione.

”Proprio la grande varieta’ di origini ed etnie – spiega Prodi – rende il processo di integrazione relativamente meno difficile rispetto a Paesi come la Germania o la Francia, dove la provenienza dominante degli immigrati da un solo paese (Turchia) o da una sola area (Magreb) rende piu’ probabile la formazione di veri e propri ghetti”.

Secondo l’ex premier, in Italia, invece di prepararsi ad una societa’ multiculturale, ”si descrivono gli immigrati come una realta’ impossibile da integrare”, compiendo una doppia forzatura: ”facendo credere che la maggioranza sia musulmana e che non siano assimilabili alla vita democratica”. ”Si tende ad imporre – sottolinea – un modello di immigrato che sta qui pochi mesi o pochi anni” e ”si pongono gli ostacoli piu’ elevati possibili all’ottenimento del diritto di voto e della cittadinanza italiana”.

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