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Prodi: “Sugli immigrati Merkel intelligente, peccato la marcia indietro”

“Il problema dell’immigrazione va risolto in modo corretto con buon senso e senso dei limiti tenendo conto di tutti gli aspetti”

 

Rho (Mi), 5 ottobre 2015 –  Per l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, la scelta di Angela Merkel sulla gestione dei flussi migratori e’ stata “una scelta di intelligenza e di solidarieta’. Il problema e’ la marcia indietro che gli hanno imposto i suoi amici del governo e i Paesi dell’Est Europa”.

Durante il suo intervento a un evento sull’Africa all’Expo Milano 2015, Romano Prodi parla delle scelte europee in tema di immigrazione alla luce dell’andamento demografico dei singoli paesi e si sofferma in particolare sulle politiche della Cancelliera tedesca. “La Germania ha 86 milioni di abitanti, la Francia 61, la Germania tra una generazione avra’ gli stessi abitanti della Francia e l’Italia avra’ cinque milioni di abitanti in meno – ha spiegato -. Il problema dell’immigrazione va quindi risolto in modo corretto con buon senso e senso dei limiti tenendo conto di tutti gli aspetti”. “Quando la Merkel dice facciamo entrare subito 7-800mila profughi in Germania non e’ un discorso folle – ha osservato Prodi – ma indica una strategia importante sul futuro, da un punto di vista della sua visione futura. Quella e’ stata una scelta di intelligenza e solidarieta’. Quando un politico unisce visione politica e solidarieta’ fa un bel mestiere. Il problema e’ la marcia indietro che ha fatto”.

Al moderatore del dibattito che gli chiedeva se questo fosse un complimento alla Cancelliera tedesca, lui ha risposto: “Quasi, perché poi ha fatto retromarcia”. A proposito dell’Italia, Prodi ha osservato: “In Mali, Niger, Burkina Faso e parte della Nigeria la mediana dell’eta’ e’ di 18 anni, invece in Italia e’ di 46. Ci sara’ un qualche problema su entrambi i lati?”. E qui citando un proverbio napoletano, ha detto: “Non si puo’ fare danza classica se si ha il sedere basso. L’Italia non puo’ fare come la Cina che lavora in 52 paesi su 54, ha il 7% delle terre arate del mondo e il 20% della popolazione mondiale. Noi abbiamo enormi possibilita’ se agiamo con gli strumenti che abbiamo e ci concentriamo su determinati settori”. Mlo/Sar /Sar

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