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Profughe e bambini respinti con le barricate, “Non li vogliamo” 

I cittadini di Gorino, nel Ferrarese, bloccano l’accesso a un ostello dove la prefettura voleva sistemare undici donne con figli. Morcone: “Dovrebbero vergognarsi”, la Lega: “Hanno fatto bene”

 

 

Ferrara – 25 ottobre 2016 – “Qui non li vogliamo”. Bancali di legno e furgoni per bloccare la strada e decine di persone a presidiare la barricata. Gli abitanti di Gorino, frazione di Goro, nel ferrarese, hanno impedito così l’arrivo nel loro paesino di donne e bambini scappati dalla guerra e salvate nel Mediterraneo.

Cinque camere del bar ostello “Amore Natura” erano state requisite “tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti”, come aveva spiegato in una nota il prefetto di Ferrara Michele Tortora, chiedendo anche “ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione”, anche per “ulteriori esigenze”, verosimili “anche a breve”. Un appello caduto nel vuoto. 

Ieri sera, quando si è diffusa la notizia che era in arrivo il gruppo di profughe, cittadini di Gorino e Goro hanno bloccato le strade di accesso al paesino sul Delta del Po.  Alla fine, dopo un confronto con gli abitanti al quale hanno partecipato anche polizia e carabinieri, la prefettura ha deciso di non forzare i blocchi e, grazie alla disponibilità di altri sindaci, undici donne sono state temporaneamente dirottate in altri centri della provincia di Ferrara. 

“Sono due anni e mezzo – ha detto Tortora – che facciamo riunioni con i sindaci e gli amministratori della provincia, che lancio appelli perché diano una mano a gestire l’emergenza: soprattutto ai sindaci dei comuni che, come Goro e Gorino non ospitano alcun migrante. Il sistema dell’accoglienza diventa sempre più stressante – aggiunge – ma le procedure sono state corrette. Non mi aspettavo una reazione del genere e l’ho trovata sconcertante”.

“Mi vergogno molto di quello che è successo a Ferrara, credo si debbano vergognare quelle persone che hanno impedito la sistemazione di donne e bambini” ha commentato il prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del ministero degli Interni. “È  un amaro ricordo che quei cittadini si porteranno appresso a lungo”.

Soffia invece sul fuoco la Lega Nord. “Quanto accaduto a Goro e Gorino è la chiara dimostrazione che per i cittadini la misura è colma. Bene hanno fatto nel ferrarese ad opporsi all’ennesimo arrivo perché quando la misura è colma è un diritto reagire”, dice il capogruppo al Senato Gianmarco Centinaio. “E il prefetto Morcone, invece di parlare a sproposito di cose che evidentemente conosce poco, si vergogni e si dimetta”.

 

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