Da oggi l’italiano è il nuovo alto Alto Commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. “Intervenire sulle cause degli esodi di massa”
Ginevra – 4 gennaio 2016 – Filippo Grandi è da oggi il nuovo Alto Commissario delle Nazioni unite per i rifugiati. Guiderà l’Unhcr nel pieno della più grave crisi di profughi della storia recente.
Il diplomatico italiano, che prende il posto di António Guterres, ha 58 anni e da trenta è impegnato in campo internazionale. È stato capo dell’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA), vice rappresentante della missione onu di assistenza in Afghanistan (UNAMA) e ha alle spalle uan lunga carriera pria con ong quindi nell’UNHCR in Africa, Asia, Medio Oriente e al quartier generale dell’organizzazione a Ginevra.
Grandi inizia il suo mandato in un momento difficilissimo. Nel 2015 sono arrivate in Europa un milione di persone in fuga da guerre, persecuzioni e miseria, quasi 4 mila sono morte nel Mediterraneo. A questo si aggiungono tagli ai fondi umanitari, meno ritorni volontari, esili che durano più a lungo che in passato e opinioni pubbliche e politiche tutt’altro che accoglienti.
“L’Unhcr – dice il nuovo alto commissario – naviga in acque estremamente difficili. La combinazione tra conflitti multipli e risultanti esodi di massa, nuove sfide per l’asilo, gap tra esigenze umanitarie e risorse e la crescente xenofobia è molto pericolosa. La strada che abbiamo avanti è impegnativa, ma spero che lavorando con governi, società civile a altri partener faremo progressi nell’assicurare protezione internazionale e condizioni di vita migliori per milioni di rifugiati, sfollati e apolidi”.
Grandi auspica però anche una “rinnovata determinazione ad affrontare le cause prime di queste crisi e a investire risorse politiche e materiali adeguate. L’Unhcr, il cui mandato include anche la ricerca di soluzioni, è pronta a lavorare con tutti quelli che perseguono questo obiettivo”.