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Profughi. Milano: “Senza risorse non potremo affrontare una nuova emergenza”

L’allarme dell’assessore Majorino: “Le situazioni di Egitto e Siria aprono scenari peggiori del 2011. Dallo Stato nessun contributo per i minori soli”

Milano, 27 agosto 2013 – “Senza nuove risorse e la partecipazione di altri enti e Comuni della Provincia e della Regione non saremo in grado di affrontare un secondo massiccio arrivo di richiedenti asilo provenienti anche dall’Egitto”.

È l’allarme lanciato dall’assessore alle Politiche sociali di Milano Pierfrancesco Majorino. “Gli arrivi sulle coste italiane – sottolinea – continuano ogni giorno e dalla prossima settimana scatterà di fatto l’emergenza umanitaria in tutto il Paese, essendo ormai pieni tutti i Centri di accoglienza per richiedenti asilo”.

Majorino chiede una “programmazione efficace e tempestiva da parte del Ministero dell’Interno, affinché sia possibile avviare percorsi di accoglienza certi e supportati da sufficienti contributi per uomini, donne, bambini e intere famiglie. Nel 2011 – ricorda – dalla Libia giunsero in Lombardia circa 3.600 richiedenti asilo con un picco a Milano di più di 350 persone. Alla luce anche dei fatti che stanno coinvolgendo la Siria, lo scenario che si apre è di una emergenza simile con numeri comparabili se non addirittura superiori”.

Particolarmente preoccupante la situazione dei minori stranieri non accompagnati. Nei soli mesi di luglio e agosto ne sono giunti a Milano oltre 100, il 40 per cento dei quali egiziani. Attualmente sono quasi 600 i minori seguiti nelle comunità senza che vi sia alcun sostegno da parte dello Stato. “Il finanziamento per la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati  è stato interrotto nel gennaio del 2012 senza previsioni di ulteriori interventi” denuncia l’assessore.

 “Riteniamo che tutte le istituzioni debbano fare la propria parte – conclude Majorino – nell’affrontare un’emergenza oggettiva e imminente. Lanciamo dunque un allarme non per sottrarci all’impegno di accogliere i richiedenti asilo, ma per richiamare ognuno alle proprie responsabilità e il Governo a una maggiore chiarezza su questo fronte. Milano in questa partita non può rimanere da sola”.
 

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