Ventimila persone arrivate dalla Libia dovranno uscire dai centri, ma non sono previste forme di sostegno. “Bene ampliamento dello Sprar e tavolo di coordinamento per la rigorma dell’accoglienza”
Roma – 4 ottobre 2012 – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha espresso ieri preoccupazione per la sorte delle oltre 20mila persone giunte in Italia dalla Libia nel 2011 a conclusione della gestione commissariale dell’accoglienza affidata alla Protezione Civile e prevista per la fine dell’anno. Fra loro vi sono rifugiati in fuga da persecuzione e anche migranti che da anni lavoravano in Libia.
Il 26 settembre è stato approvato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni un documento di indirizzo per il superamento dell’emergenza Nord Africa. L’UNHCR ritiene che il piano contenuto nel documento andava adottato già da tempo e che l’approvazione del documento in prossimità dello scadere del termine del 31 dicembre rende comunque difficile l’identificazione di soluzioni adeguate per queste persone.
In particolare, l’UNHCR condivide le preoccupazioni degli Enti locali e degli enti gestori nell’organizzare l’uscita dai centri emergenziali entro la fine dell’anno senza una chiara previsione di misure di sostegno. In mancanza di alternative concrete si corre anche il rischio di innescare possibili tensioni sociali sui territori interessati.
Il documento non fornisce inoltre indicazioni esplicite sulle misure da adottare per i richiedenti asilo che non hanno ricevuto una forma di protezione dalle Commissioni Territoriali. In merito all’integrazione dei rifugiati, pur apprezzando le misure previste nel documento di indirizzo, l’UNHCR auspica che vengano elaborate ulteriori soluzioni che permettano di migliorare il processo di integrazione di chi ha ottenuto una forma di protezione internazionale.
L’UNHCR sottolinea però alcuni aspetti positivi del documento di indirizzo, fra questi l’ampliamento della capacità ricettiva dello Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), il rafforzamento del ruolo delle Regioni e del Ministero del Lavoro e le proposte relative alla protezione dei minori stranieri non accompagnati. Positiva anche la previsione di un tavolo nazionale di coordinamento per avviare una necessaria riforma del sistema d’accoglienza in Italia che l’UNHCR ritiene improrogabile.