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Profughi. Zaia: “Uno tsunami, non possiamo più ospitarli”

Il governatore del Veneto: "Cosa daremo da mangiare a tutta questa gente? Chi ci assicura che tra loro non ci sono dei terroristi?"

Venezia – 20 gennaio 2015 – "L'ondata sta diventando tsunami. Oggi a Marghera altri 210 profughi di Mare Nostrum/Triton arrivano, inviati dal Caos Nostrum che sta perpetuando il Governo di Roma, per essere distribuiti nelle province venete in barba agli allarmi e alle preoccupate segnalazioni dei suoi stessi Prefetti".

Lo ha sottolineato ieri  "con crescente preoccupazione", il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. "Alla faccia delle dichiarazioni di principio – ha aggiunto Zaia – si continua a tollerare questa vera e propria tratta di carne umana, gestita da una rete criminale internazionale, inondando di illusioni povera gente, alla quale non si puo' offrire nemmeno la dignita', e di problemi e costi i territori".

"A questo problema che va avanti da mesi e mesi – ha sottolineato il governatore del Veneto – si aggiunge ora quello della sicurezza, perché vorrei sapere chi del Governo Renzi puo' garantire che tra gli arrivi non si nascondano anche personaggi in un modo o in un altro collegati al terrorismo. Si sta perpetuando una storica sconfitta delle Istituzioni Nazionali e Comunitarie, i cui errori, sottovalutazioni, egoismi ricadono sia direttamente che indirettamente sulla gente".

"Questa è la schizofrenia di un paese – ha commentaato ancora Zaia – che non programma piu', che accetta che si conceda ancora ospitalita' ai profughi. Ci sono 200mila disoccupati in Veneto, dei quali 42mila profughi. Mi chiedo cosa daremo da mangiare, come faremo vivere, dove andranno a lavorare i prossimi profughi che arriveranno in Veneto. Pensare che l'ospitalita' sia questo è essere ipocriti".
 

 

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